La fermata Repubblica della Metro A di Roma riaprirà la settimana prossima, a partire quindi dal 18 giugno. Lo ha detto il presidente dell’Atac Paolo Simioni su La 7, intervistato a ‘Non è l’Arena’, il programma condotto da Massimo Giletti.
Si tratta di una delle fermate centrali di Roma, chiusa dall’ottobre 2018 dopo gli incidenti che hanno coinvolto tifosi del Cska di Mosca.
Una riapertura che arriverebbe dopo mesi in cui la zona è stata penalizzata: Simioni ha spiegato che nel corso delle esecuzioni per le prove, a metà gennaio, si sono lesionati alcuni dischi che è stato necessario ordinare. Si tratta di “pezzi speciali che abbiamo dovuto ordinare e tra la produzione e la messa in opera sono passati altri 3 mesi e siamo arrivati a 5 mesi e mezzo. Da inizio maggio hanno iniziato a lavorare, riusciremo ad aprirla prima di fine giugno” ha spiegato Simeoni confermando anche la fermata Barberini della Metro A di Roma è stata dissequestrata la scorsa settimana dalla magistratura.
Adesso Atac può entrare e verificare quello che c’è da fare per presentare il piano alla procura e procedere con i lavori. E nonostante l’iter sia ancora molto lungo, sembra che la riapertura sia stata fissata.
D’altra parte Simioni ha voluto difendere l’azienda spiegando che si tratta di un “gigante che non ha mai prodotto utili e ha 2100 creditori”.
“Un’azienda come Atac non può prescindere dal passato: dal 2000 al 2010 abbiamo ricevuto 70 milioni l’anno, da 2010 al 2017 abbiamo ricevuto 70 milioni in 7 anni. È stata una crisi che si è avvitata: mancanza di investimenti, più guasti, minori ricavi e quindi minori servizi al passeggero” ha spiegato il presidente di Atac che ha annunciato per la prima volta nella storia dell’azienda che il bilancio 2018 si chiuderà in positivo.
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