Un maresciallo di 46 anni, Angelo Benfante, è stato arrestato dai carabinieri di Viterbo. L’uomo, infatti, coltivava marijuana in un locale attiguo alla sua abitazione, all’interno della caserma dei carabinieri di Grotte di Castro (Viterbo). Sono state trovate ben 17 piantine perfettamente accudite in vaso. Il militare è stato fermato prima dai suoi colleghi e poi interrogato per ore e infine arrestato per coltivazione e detenzione di droga. E’ stato arresto anche il fratello minore Enzo, 36 anni, residente ad Acquapendente, altro paese del viterbese. Domani intorno alle 10 , il pm Paola Conti, interrogherà i due uomini nel carcere di Mammagialla a Viterbo. Secondo Pietro Camilli, imprenditore, presidente del Grosseto Calcio, squadra che disputa il campionato di Serie B, nonchè sindaco di Grotte di Castro: “Non ho mai avuto un buon rapporto con lui tanto che in due occasioni avevo inviato esposti al comando provinciale dell’Arma, nei quali esprimevo le mie preoccupazioni sul mantenimento dell’ordine pubblico in paese. Ovviamente non sapevo nulla del giro di droga, le mie lamentele si riferivano al comportamento personale del maresciallo, in particolare alla sua inerzia“.