E’ emergenza maltempo a Roma, dove è stata diramata da ieri un’allerta da codice rosso, soprattutto nelle zone sud, sud-ovest e nord. La città questa mattina si è svegliata sotto una pioggia battente, e, secondo le previsioni, la situazione nel Lazio potrebbe peggiorare nel tardo pomeriggio per raggiungere il picco in serata e in nottata. Intanto in tutta la provincia di Roma sono state chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado e tutti i siti archeologici, e sono state chiuse per allagamenti, e poi riaperte in tarda mattinata, anche quattro stazioni della linea A della metro: Giulio Agricola, Porta Furba, Lucio Sestio e Colli Albani. Ferme anche le attività delle università La Sapienza e Roma Tre. Decine le strade allagate, come via Prenestina, viale della Primavera, piazzale Ostiense, via Cristoforo Colombo all’altezza dell’incrocio con la Pontina, il sottopasso della stazione Tiburtina e la zona di Pomezia.
Chiuse per allagamento via del Tintoretto all’altezza di via delle Tre Fontane, la rampa Laurentina in direzione fuori Roma e via del Caravaggio. Allagamenti anche in Prati, in viale delle Milizie, e rallentamenti su via della Pineta Sacchetti per un grosso allagamento all’altezza del civico 87. Chiusa la Panoramica in direzione piazzale Clodio. Allagato il sottopasso Collatina-Longoni, via Sant’Alessandro, all’altezza dello svincolo Centrale del Latte, e via Casilina nel sottovia per Tor Bella Monaca. Forti rallentamenti sul Gra, per la chiusura di alcune corsie. Disagi in centro su viale Regina Elena e nei pressi del Circo Massimo, dove è stata chiusa via dei Cerchi per un albero pericolante.
Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha invitato i romani che vivono nei quartieri a rischio a “non uscire di casa“, mentre il sindaco Ignazio Marino ha invitato a “limitare l’utilizzo dell’automobile“. All’aeroporto di Fiumicino la situazione è regolare, mentre a Ciampino sei voli Ryanair sono stati dirottati su Fiumicino. Nel Lazio, in Sicilia, in Calabria e nel Nordest è ancora allerta massima per il maltempo. A Carrara, dopo l’alluvione di ieri, la situazione sta migliorando, e l’acqua è in buona parte defluita lasciando però una coltre di fango che rende difficile la circolazione. A Marina di Carrara, però, molte strade sono ancora impraticabili, e vi sono 450 sfollati, che hanno trascorso la notte per lo più da parenti ed amici, mentre solo 24 di essi hanno dormito nel centro di accoglienza allestito dalla Protezione Civile.
A Venezia è stato registrato questa mattina un “picco” di acqua alta di 103 centimetri, e per stasera è prevista una massima di 110 centimetri e domattina di 135 centimetri. Allagamenti anche in Liguria, soprattutto in provincia di La Spezia, dove è esondato il Parmignola e il Magra ha raggiunto i livelli di guardia, nella zona di Imperia e nell’entroterra di Sanremo. In Friuli-Venezia Giulia sono tenuti sotto controllo l’Isonzo, il Tagliamento, il Livenza e il Meduna, che hanno superato il livello di guardia a causa delle forti piogge. In Svizzera, nel Canton Ticino, una donna e la loro figlia di tre anni sono morte per una frana che ha travolto la loro casa.
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