Ha suscitato enormi polemiche la decisione di un professore di assegnare ai suoi giovani studenti un compito nel quale dovevano mettersi nei panni di un suicida e scrivere una sorta di lettera d’addio prima del compimento dell’estremo gesto. Come si legge sul quotidiano Le Charente Libre, lo spunto per il tema era il seguente:
Avete appena compiuto 18 anni. Avete deciso di farla finita con la vostra vita. La vostra decisione sembra irrevocabile. Decidete in un ultimo slancio di scrivere le ragioni del vostro gesto. Tracciando il vostro autoritratto, descrivete tutto il disgusto che provate per voi stessi. Il testo dovrà evocare qualche evento della vostra vita all’origine del vostro stato d’animo.
Gli studenti perplessi hanno eseguito il compito, cercando tra un pausa e l’altra anche di ottenere delle spiegazioni più approfondite dal docente che, secondo quanto raccontato dagli alunni, ha evitato ogni risposta limitandosi a dire “è così, zitti e scrivete”.
Immediate le reazioni dei genitori dei ragazzini di 13-14 anni che, inorriditi, hanno contattato il direttore scolastico di Angouleme che ha sospeso l’insegnante incriminato. L’obiettivo è capire quali fossero le intenzioni pedagogiche o educative dell’insegnante, spiega Jean-Marie Renault, direttore scolastico della Charente, che si sta occupando della vicenda.
Helene Ferrari, mamma di uno di uno degli studenti, ha dichiarato che ciò che maggiormente l’ha colpita è stato è il collegamento tra autobiografia e suicidio. “Ci vuole una gran faccia tosta”, ha dichiarato la donna.
Per Jean-Jacques Hazan, che rappresenta i genitori dei ragazzini, si è trattato di un esercizio “completamente folle“. “Sono anni che cerchiamo di riflettere su questa problematica e ora un professore chiede ai suoi alunni di mettersi nei panni di un suicida quando invece dovrebbero piuttosto starne lontano”, ha aggiunto, sottolineando anche quanto il tema in questione possa rivelarsi pericoloso soprattutto se un adolescente avesse davvero preso in considerazione l’idea di potersi togliere la vita.