È una disciplina sportiva destinata a mietere consensi non solo negli USA dove esiste un vero e proprio campionato, ma in tutto il mondo dove, ne siamo sicuri, si estenderà a macchia d’olio. Parliamo della Lingerie Football League, un campionato di football americano femminile, caratterizzato dal fatto che le giocatrici, oltre ad indossare calzature, un casco e delle protezioni per spalle, gomiti e ginocchia, molto simili a quelle usate dagli atleti che praticano hockey sul ghiaccio, si presentano indossando in campo solo una mise molto ridotta composta da reggiseno e mutandine.
Non è una semplice sfilata di atlete bellissime e statuarie, ma un vero e proprio campionato in cui ci sono delle regole da rispettare, una partita da giocare, una classifica delle varie squadre, una coppa da sollevare al cielo in caso di vittoria. L’unica differenza rispetto al corrispondente football maschile sta nella tenuta molto minimalista delle splendide ragazze che scendono in campo.
Nel 2004 esistevano due sole squadre e pertanto il torneo era ridotto a una sola partita, la cosiddetta Lingerie Bowl. Nel 2005, invece, le squadre sono passate da due a quattro ed è così nata la denominazione Lingerie Football League.
Per tre anni le gare del torneo sono state annullate, mentre da 2010 si gioca invece un torneo con 10 squadre, conferendo dunque un tocco maggiormente competitivo al campionato, conteso da svariate e bellissime “amazzoni” pronte a tutto per vincere. La partita è composta da due tempi di 17 minuti. In caso di parità dopo i due tempi regolari, si aggiunge un tempo supplementare di 8 minuti. Si gioca 7 contro 7 (14 donne stupende in campo in dunque).
Chiaro è che il pubblico (soprattutto quello maschile) riscuote enorme successo. Facile immaginarne il motivo, ma le ragazze che lo praticano non vogliono assolutamente sentirsi atlete di serie B oppure sentir parlare della loro disciplina come sport minore. Durante un match, infatti, si assiste a tutto ciò che normalmente accade in un regolare incontro di football maschile: tackle, placcaggi stretti, touchdown, unendo dunque bellezza e talento sportivo. Un connubio perfetto per gli uomini amanti dello sport, ma che rischiano di essere distratti dalle pericolose curve di aitanti ragazze seminude.
Anche i nomi delle squadre iscritte al campionato sembrano aizzare i sogni erotici dei maschietti: si va da: Dallas Desire a Miami Caliente, da San Diego Seduction a Las Vegas Sin, per un business molto imponente e strutturato, capace di apportare notevoli guadagni e al quale anche il Canada ha deciso di aprire le porte. Un trionfo davvero notevole, visto che le atlete della Lingerie Football League sono ormai diventate della stelle negli USA. Richiestissime dal mondo della pubblicità e protagoniste di calendari molto sensuali, le ragazze del football sono capaci di riempire gli stadi fino al tutto esaurito.
Non sono mancate, soprattutto in passato, decise proteste, soprattutto dai più accesi e ferventi gruppi femministi, alla nascita della League in lingerie. Si sottolineava il fatto che il clamore e il successo di questa disciplina andasse a minare in qualche modo il valore autentico delle giocatrici dilettanti. Ora la situazione è tornata alla normalità e la Lingerie Football League è apprezzata da tutti, tanto che si pensa anche ad una sua eventuale inclusione nel novero delle discipline olimpiche.