Si è tenuta oggi a mezzogiorno la conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio Enrico Letta, che si è detto ottimista sul futuro del Paese: “Sono fermamente convinto che l’Italia ce la farà perchè abbiamo dietro le spalle la parte più complessa di questa crisi” ha affermato. Guardando all’anno appena trascorso, invece, il premier ha sottolineato: “Il 2013 sarà ricoirdato come l’anno della svolta generazionale: si è affermata una generazione di quarantenni senza alcun precedente nella storia repubblicana, se non nell’immediato dopoguerra. Ebbene non possiamo fallire”. Ha poi aggiunto che l’anno prossimo “le riforme saranno un fatto compiuto, a partire dalla legge elettorale“, e si “riuscirà a risolvere il problema del bicameralismo perfetto”.
Sempre a proposito di riforme, Letta si è mostrato ottimista sulla collaborazione con i partiti e ha annunciato una modifica alla Costituzione sulle province, dopo che ieri è passato alla Camera il disegno di legge che le abolisce. Il premier ha poi promesso che l’anno prossimo diminuirà le tasse sulla casa e sul lavoro, “sia sul lavoratore sia su chi genera lavoro”, ha sottolineato come quest’anno non si sia dovuta pagare l’Imu sulla prima casa e ha assicurato che a gennaio finirà l’iter della delega fiscale, e saranno applicati i decreti attuativi con “riforme molto importanti”. Per Letta, la riduzione delle tasse sarà possibile grazie ai proventi della spending review e del rientro dei capitali esportati all’estero illegalmente. Incalzato dai giornalisti, il presidente del consiglio ha poi parlato del nuovo segretario del Pd Matteo Renzi e del suo rapporto con il governo: “Non sospetto che voglia subito elezioni e sulla legge elettorale fa bene a parlare, insieme al Pd, con Forza Italia” ha detto.
A proposito di lavoro e di un’eventuale riforma dell’articolo 18, tema suscitato anche da recenti dichiarazioni di Renzi, ha spiegato: “Vogliamo creare occupazione buona e non senza diritti. Oggi il venir meno di tanti diritti fa sì che ci sia un grande sfruttamento“. Quindi, un appello a Berlusconi: “Non si faccia prendere la mano intraprendendo una strada nichilista e populista: sarebbe un errore per il Paese e per lui stesso“. Letta ha poi elogiato Napolitano, che, ha detto, “con la sua azione e credibilità ha salvato l’Italia”, e ha nello stesso tempo attaccato il leader del Movimento 5 Stelle: “In queste ultime settimane si è passato assolutamente il limite rispetto agli attacchi al capo dello Stato e le parole di Grillo sono fuori luogo”.
Il premier ha annunciato inoltre che sarà modificata la norma del dl salva Roma sulle penalizzazioni per gli enti locali che scoraggiano l’uso delle slot machine. Riguardo alla questione delle carceri, ha ricordato che eventuali provvedimenti di amnistia e indulto “sono di competenza delle Camere”, ma il governo ha “dato un segnale con il decreto dell’altro giorno“. Sull’immigrazione, il presidente del Consiglio ha ricordato che con l’operazione “Mare Nostrum” l’Italia “ha salvato più di duemila vite umane e ha colpito i mercanti di morte”, e ha quindi annunciato: “Rivedremo il meccanismo dei Cie e la legge Bossi-Fini”.
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