Intrappolata per due ore in ascensore, Katie Thacker accusa le doglie e partorisce il suo bambino a porte chiuse. Il neonato sta bene, nonostante sia stato messo alla luce in una maniera poco consona. La donna e il marito Luke stavano recandosi in ospedale, dove la gestante avrebbe dovuto partorire come tutte le donne del mondo. L’insolita vicenda è accaduta a Washington: il calvario è iniziato quando Katie, incinta del suo secondo figlio, è andata in travaglio nelle prime ore della mattina di mercoledì. Arrivati nella struttura ospedaliera, Katie era pronta per il parto: stesa su una barella, stava per essere trasportata dalle ostetriche al reparto maternità situato al 14° piano attraverso l’ascensore di servizio. Al dodicesimo piano, però, lei e le ostetriche sono state costrette a cambiare ascensore, che ha subito un arresto poco prima di raggiungere il piano del reparto maternità.
Katie è rimasta intrappolata nella cabina dell’ascensore con tre ostetriche, mentre il marito Luke, così come sua madre e la sorella, sono rimasti fuori. Nonostante l’intervento dei tecnici, l’ascensore non ne ha voluto sapere di riprendere il suo corso. Un altro tecnico, invece, è rimasto bloccato in strada per le terribili condizioni meteorologiche. Katie ha mantenuto la calma e con l’aiuto delle ostetriche, il piccolo Blake ha fatto il suo ingresso nel mondo. Il nuovo nato è lungo 21,5 centimetri e pesa circa 7 chilogrammi. Il papà ha sentito i gemiti della moglie attraverso la porta dell’ascensore e cercava di confortarla con parole di sostegno, comunicate attraverso l’ausilio di un walkie talkie.
Il signor Thacjer è stato in grado di inserire il braccio nella fessura delle porte per tagliare il cordone ombelicale di suo figlio. Alla fine, è arrivato il tecnico addetto alla riparazione dell’ascensore ed è riuscito a forzare le porte dell’ascensore. Luke e Katie sono sposati da quattro anni ed entrambi hanno 27 anni. Il papà di Blake studia per prendere una laurea alla Kirkland Northwest University, mentre Katie lavora a Safeway.