La Turchia ha deciso di chiudere per “motivi di sicurezza” tutti i valichi di frontiera con la Siria, a causa degli scontri tra l’esercito di Bashar al-Assad ed i ribelli. Spesso il conflitto, infatti, è arrivato fino al confine. A riferire la notizia è stato il ministro per le Dogane ed il Commercio, Hayati Yazici, secondo quanto reso noto dall’emittente NTV.
La decisione di chiudere gli ultimi tre valichi rimasti aperti – quelli di Cilvegozu, Oncupinar e Karkamis – è stata presa dopo che i ribelli siriani hanno assunto il controllo di vari posti di frontiera con la Turchia. La chiusura comporterà l’impossibilità di varcare il confine per i veicoli. Migliaia di profughi siriani arrivati in Turchia, invece, hanno utilizzato sentieri dei contrabbandieri.
La tensione lungo la frontiera fra la Turchia e la Siria è aumentata, soprattutto, il mese scorso a causa dell’abbattimento di un jet da ricognizione di Ankara, da parte di Damasco. La Turchia ha, dunque, aumentato lo schieramento militare e ha posizionato anche dei missili terra-aria.
Intanto, Aleppo continua a soffrire fra combattimenti e bombardamenti da parte degli elicotteri del regime. Ieri, era scoppiata anche una rivolta – secondo diverse fonti, pacifica – nel carcere cittadino, dove sono rinchiusi diversi oppositori del regime catturati negli ultimi tempi. La rivolta è stata repressa nel sangue, ancora una volta.