Non è proprio una rivoluzione, ma poco ci manca. Dall’anno prossimo accademico, i libri di testo adottati nelle scuole dovranno essere “in forma mista o interamente scaricabili da internet”. La “rivoluzione a metà” è stata comunicata con un provvedimento dal MIUR, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.
Ecco quanto afferma la circolare: “Per l’anno scolastico 2012/2013 non possono più essere adottati né mantenuti in adozione testi scolastici esclusivamente cartacei: i libri di testo in adozione dall’anno scolastico 2008/2009 (in cui ha trovato per la prima volta applicazione la legge n. 169/2008) devono essere sostituiti da testi in forma mista o scaricabili da internet, nel caso in cui siano in forma interamente cartacea”. Si tratta quindi di un principio di conversione alla didattica totalmente digitale, anche se secondo la circolare, si tratta solo di “ampliamento delle forme di apprendimento. Inoltre il provvedimento riafferma la cadenza pluriennale delle adozioni, cioè ogni 5 anni per le scuole primarie, ed ogni 6 anni per le scuole secondarie di primo e secondo grado. L’adozione dei testi sarà decisa dal collegio dei docenti della scuola. Quest’ultima dovrà anche “affiggere sull’albo dell’istituto e pubblicare nel proprio sito web e su “Scuola in chiaro” l’elenco dei libri di testo adottati, dividendo i testi obbligatori da quelli consigliati che non sarà obbligatorio acquistarli”.
Il provvedimento ha già suscitato alcune polemiche, difatti con la sua approvazione verrà sicuramente ridimensionato il mercato dei libri usati. Difatti, mentre le case editrici si stanno già adeguando alla nuova normativa, le famiglie a settembre avranno sicuramente più spese visto che non potranno più acquisire libri usati, che come noto hanno un prezzo minore rispetto agli originali.
Infine, la circolare specifica che “ i libri di testo in forma mista (o interamente scaricabili da internet), in adozione nel corrente anno 2011-2012, devono essere mantenuti fino al termine del vincolo pluriennale”.