Ogni mese, puntualmente riscuoteva la pensione della madre. C’era solo un piccolo problema, la madre era morta 12 anni fa. L’ennesima truffa è stata scoperta dai finanzieri di Messina, che rientra in una maxi operazione svolta dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza, in stretta collaborazione con l’Inpdap. Difatti non è stata l’unica truffa scoperta.
La truffatrice, Maria Amalia Basile, 56 anni, insegnante di scuola ha potuto usufruire per oltre dieci anni della pensione della defunta madre, circa 1000 euro al mese. Almeno 100 mila euro, secondo gli accertamenti, in totale indebitamente sottratti alla casse dell’erario.
La donna, era già controllata da qualche tempo dalle Fiamme Gialle, che hanno aspettato l’ultima riscossione della pensione per poter prendere in fragrante la truffatrice con la somma. Difatti i militari si sono appostati all’interno dell’ufficio postale di Messina, fingendosi contocorrentisti. In quel centro la Basile riscuoteva infatti ogni mese la pensione . Lì hanno atteso l’arrivo della donna, che come consuetudine dal 1999 ha proceduto al consueto incasso indebito. Avvenuto il pagamento, i militari hanno bloccato la donna all’interno dell’ufficio. La 56enne è stata così arrestata con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La donna, è stata processata per direttissima. In un primo momento, il giudice aveva confermato l’arresto, poi gli è stata concessa la libertà provvisoria in quanto è stata accertata “l’assenza di pericolo di fuga e dell’impossibilità di inquinamento di prove o di reiterazione del reato”.
La maxi operazione anti-frode, comunque, ha portato alla luce anche altre truffe, tutte riguardanti pensioni indebitamente riscosse. Difatti, sono stati denunciati 79 truffatori e arrestate quattro persone che avevano incassato illecitamente complessivi 8 milioni di euro. L’operazione, secondo quanto è stato dichiarato dai vertici della Guardia di Finanza, non si è ancora conclusa ed è ancora in pieno svolgimento, con la valutazione di altri “posizioni sospette”.
Di seguito il video di un uomo di Trapani, anch’egli denunciato poichè, durante l’orario di lavoro, riscuoteva la pensione della madre defunta.