Voleva costringerla a tutti i costi ad abortire il bambino che era stato concepito durante la loro relazione. Questoè stato il motivo che ha spinto un uomo, P.N. di 59 anni, importante manager della Deutsche Bank, a far sequestrare una donna di 29 anni, un escort italiana con la quale aveva da tempo una storia. L’uomo è stato arrestato insieme ad altre 4 persone: i 3 esecutori materiali del sequestro ed un intermediario. La donna è stata sequestrata lo scorso marzo a Milano, nei pressi della zona San Siro, nel box della lussuosa abitazione di proprietà dell’uomo, dove si era trasferita ormai da un pò di tempo.
La 29enne era allora al settimo mese di gravidanza, dopo che già in precedenza aveva già avuto un altro aborto. Il bambino era sempre figlio dell’uomo. Più volte il dirigente aveva intimato alla donna di abortire, ma lei voleva portare a termine la gravidanza ed avere il suo bambino. I tre esecutori materiali del sequestro, due italiani e un sudamericano, prelevarono la donna nel box, grazie alle chiavi che erano state consegnate loro dallo stesso manager. La donna è stata minacciata con una pistola dagli uomini, mentre stava per parcheggiare la sua auto. Dopo averla costretta a scendere, i rapitori l’hanno poi portata in una casa di campagna, dove è stata trattenuta per un paio di giorni.
Le cause del rilascio della donna da parte dei sequestratori non sono ancora chiari. Si ipotizza un intenerimento alla vista dello stato interessante della bella escort, o anche che la stessa abbia potuto offrire agli uomini una cifra maggiore di quella offerta loro dal manager. L’uomo, infatti, aveva promesso una ricompensa, di centomila euro a testa, in realtà mai data, agli esecutori e all’intermediario, un dentista che aveva poi messo in contatto il manager con gli uomini che avrebbero rapito l’escort. Le accuse,a vario titolo, per gli arrestati sono: sequestro di persona a scopo di estorsione, porto e detenzione di arma.
