Un uomo di 93 anni è stato arrestato dalla polizia tedesca con l’accusa di essere stato uno dei guardiani dei campi di concentramento di Auschwitz. Secondo quanto stabilito dai magistrati del Baden-Wuerttemberg Hans Lipschis, tra l’autunno del 1941 e l’arrivo delle truppe sovietiche nel gennaio del 1945, avrebbe lavorato nel campo di sterminio polacco, dove gli ebrei venivano “annientati” dai nazisti, come sapientemente ci ha descritto Primo Levi in Se questo è un uomo.
Il procuratore Claudia Krauth ha asserito che l’uomo sarà incriminato per complicità in omicidio per le persone che hanno perso la vita nel più conosciuto dei campi di sterminio. Sebbene non sia stata ufficializzata l’identità del 93enne arrestato, i magistrati non hanno però affatto negato che si tratti proprio di Hans Lipschis, occupante la quarta posizione nella lista dei dieci criminali nazisti più ricercati dal centro centro Simon Wiesenthal.
Solo recentemente si è scoperto che il criminale nazista viveva tranquillo in Germania da oltre 30 anni. Attualmente si trova in stato di custodia cautelare in quanto un medico ha ritenuto che fosse in condizioni di salute sufficientemente ottimali da sopportare la carcerazione.
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