Il “paziente di Berlino” – com’è stato soprannominato – è il primo uomo ad essere guarito dall’HIV, il suo nome è Timothy Brown. Durante il XIX Convegno Internazionale sull’AIDS – tenutosi negli USA, a Washington – Timothy ha annunciato la nascita di una fondazione a suo nome, il cui obiettivo sarà la ricerca di una cura soddisfacente per la sindrome da immunodeficienza acquisita.
Timothy ha dimostrato che è possibile sconfiggere questa terribile malattia: nel 2007, infatti, venne sottoposto con successo ad un trapianto di staminali da midollo osseo, divenendo così il primo paziente a potersi considerare di fatto guarito dal terribile virus. La vicenda di Timothy ha dato speranza e ha dimostrato che la scoperta di una cura contro l’HIV è possibile.
Durante il corso del convegno, alcuni studiosi hanno rivelato che la speranza è sempre più forte, perché anche altre persone affette da HIV sembrano essere riuscite a guarire dall’infezione; o meglio, risultano essere sieropositive, ma senza più avere la presenza del virus nel sangue. Ciò che risulta chiaro già da adesso è che un inizio precoce dei trattamenti comporta dei benefici maggiori per chi è affetto dalla malattia.
Attualmente, sono circa 34 milioni le persone affette dall’HIV, nel mondo. Negli ultimi 20 anni, i morti causati da questo virus sono stati circa 30 milioni, ma le terapie sono riuscite a far diventare una “malattia cronica” quella che prima era una “malattia mortale”. Secondo le stime, mancano ancora circa 24 miliardi di dollari per poter raggiungere i nuovi obiettivi contro l’HIV, entro il 2015.