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Giornata mondiale contro l’Hpv, il 4 marzo

Giornata mondiale contro l’Hpv, il 4 marzo

È all’insegna dello slogan #GiveloveNotHPV che si apre la Giornata Mondiale contro l’Hpv che cade il 4 marzo e che è stata promossa dalla International Papillomavirus Society (IPVS) per aumentare la consapevolezza dei rischi causati al Papillomavirus umano, ma anche per favorire la diffusione delle strategie per prevenire forme di cancro, come la maggior parte dei tumori della cervice uterina o i tumori dell’area genitale e dell’orofaringe, ma anche altri tipi di malattie legate al virus. Insomma sì all’informazione, ma anche alla prevenzione con lo screening e la vaccinazione. 

Il Papillomavirus umano è un virus estremamente diffuso al punto tale che il 75% degli individui si è infettato durante la vita: si trasmette mediante i rapporti sessuali o attraverso contatti cutanei stretti, ma indica al te po stesso oltre 100 tipi di virus. E non tutti uguali. Alcuni sono inoffensivi, altri invece possono causare verruche cutanee o condilomi, altri possono essere cangerogeni. 

Il  Papillomavirus è un virus ad altissima diffusione e l’infezione è molto comune in giovane età nelle persone con un’attività sessuale: è asintomatico e nella maggior parte dei casi regredisce da sé entro un paio di anni, ma se il virus diventa persistente, il virus resta nelle mucose e può dare luogo a patologie di vario tipo, anche grave. 

Il tipo di cancro più spesso associato al papillomavirus è il carcinoma del collo dell’utero, il primo tumore che l’Oms ha definito totalmente riconducibile a un’infezione e che rappresenta il terzo tumore per frequenza fra le giovani donne (15-44 anni). 

Se l’infezione si diffonde attraverso il contatto sessuale, tramite la cute le mucose, è chiaro che l’uso del profilattico riduce i rischi di contagio trattandosi di un’infezione a  trasmissione sessuale, ma è anche vero che è necessaria  prevenzione la vaccinazione e attraverso lo screening con il Pap-test e con l’Hpv-test. 

Al momento sono  disponibili  un vaccino bivalente, uno quadrivalente e, dal 2017, un vaccino 9-valente che previene l’infezione di 9 tipi di papillomavirus e che consente di ridurre il rischio per le patologie tumorali correlate all’Hpv per le quali non esiste ancora possibilità di screening.

Il Pap test invece, è lo striscio vaginale, che consente di identificare le lesioni precancerose o cancerose al collo dell’utero. 

 

photo credits | fondazione Veronesi

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