Vicenda davvero tragicomica e che per fortuna giunge ad un epilogo. Assolto perché il fatto non esiste. Così, a 3 anni dalla denuncia, il caso viene finalmente chiuso. Parliamo del presunto furto di un ovetto Kinder del valore commerciale di 1 euro e 4 centesimi. Protagonista della strana storia un ragazzo di 20 anni, studente, accusato di aver rubato l’ovetto di cioccolata nel 2009 da una bancarella della località balneare di Montedarena.
Il ragazzo ha dovuto affrontare un processo, con tanto di dibattimento, prima di essere riconosciuto innocente. Un calvario che ha comunque compromesso anche la possibilità di carriera del giovane che, con un accusa del genere a suo carico, ha visto respingersi la sua richiesta di arruolamento nella Marina Militare. Sembra che tutta la vicenda sia nata da un equivoco, in quanto il ragazzo, avvicinatosi all’epoca con un amico alla bancarella avrebbe preso l’ovetto per mostrarlo al venditore e così pagarlo, ma quest’ultimo ha ben pensato che il giovane volesse rubarlo, sostenendo di averlo visto mentre lo metteva in tasca. Sembrava che tutto potesse risolversi con una normale discussione, ma sono invece arrivati i Carabinieri che, hanno dovuto ascoltare entrambi.
In realtà questi ultimi si sono immediatamente accorti che il ragazzo indossava dei pantaloni troppo aderenti e a vita bassa per pensare di poterci infilare l’ovetto, oggetto della discordia. Questo particolare però si è reso indispensabile sono dopo 3 anni di processo, quando il giovane è stato assolto dal giudice del tribunale di Taranto, dove a pochi metri era in corso un’udienza del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi. “Il mio cliente era commosso, adesso finalmente potrà riprendere una vita normale: fare concorsi, tentare di trovare un lavoro senza questo peso” ha dichiarato soddisfatto il legale del giovane Gianluca Pierotti, riuscito ad ottenere un verdetto di totale assoluzione, dopo migliaia di euro spesi dalla Giustizia italiana a fronte di un ovetto Kinder dal valore di un euro o poco più.
