Esplosione nella centrale nucleare di Flamanville, nel Nord della Francia, in Normandia, che si è verificata questa mattina intorno alle ore 10.
Le prime informazioni trapelate da Puest-France parlano di alcune persone ferite e Olivier Marmion, direttore di gabinetto della locale prefettura, ha confermato che ci sono cinque persone che risultano lievemente intossicate anche se esclude che ci sia la presenza di feriti gravi. L’esplosione, cui è seguito un incendio, è avvenuta proprio nel cuore dell’impianto, nella sala macchine dell’impianto, cuore della centrale, ma in realtà fuori dalla zona dove si trovano effettivamente i reattori nucleari.
Subito dopo l’esplosione sono arrivati anche i vigili del fuoco per sedare l’incendio: uno dei due reattori è stato spento in via precauzionale.
Nonostante l’incidente, le autorità sostengono che non ci sia concretamente nessun rischio atomico o di contaminazione. Proprio Edf, compagnia con sede a Parigi, che è la produttrice e fornitrice di energia nel Paese, sta costruendo nello stesso sito di Flamanville un terzo reattore nucleare dopo i primi due entrambi costruiti nel 1980.
La centrale di Flamanville d’altra parte era finita al centro della cronaca nell’aprile del 2015, quando l’autorità per la sicurezza nucleare francese aveva parlato di “anomalia” tecnica nel serbatoio del reattore EPR della struttura.
E pochi mesi fa, il presidente dell’Authority francese sulla sicurezza nucleare (Asn), Pierre-Franck Chevet aveva lanciato un allarme spiegando che erano stati trovati 400 dossier volontariamente nascosti relativi ad anomalie e documenti falsificati che avrebbero già fermato all’attività di molti reattori apprestandosi a fermarne altri.