La terra continua a tremare in tutto il mondo. Intorno alle 23:50 di ieri sera (ora locale, le 5:50 di oggi qui in Italia), un forte terremoto di magnitudo 6,7 ha scosso il Cile centrale, secondo quanto rilasciato dallo US Geological Survey.
Anche in Papua Nuova Guinea ed in Kenya la terra ha tremato, dove un terremoto di magnitudo 7 – ad una profondità di 202 chilometri con epicentro a 137 chilometri a nord di Lae, in Papua Nuova Guinea – ed uno di magnitudo 4,9 – avvertito vicino alla capitale Nairobi, in Kenya – hanno creato tanta paura, ma senza causare danni.
In Cile, intanto, le autorità locali hanno evacuato un tratto di costa e centinaia di persone sono fuggite dagli edifici della capitale, Santiago, in preda al panico.
Al momento, non sono segnalati gravi danni, ma un uomo di 72 anni è morto nella città portuale di Valparaiso, a causa di un attacco di cuore avuto durante la forte scossa di terremoto.
La scossa è stata avvertita per quasi un minuto e, secondo quanto dichiarato dal Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS), il suo epicentro è stato localizzato a 48 chilometri nord-est dalla città di Valparaiso – 116 chilometri da Santiago – con una profondità di 26 chilometri.
Le autorità hanno invitato la popolazione ad allontanarsi dalla costa per precauzione – anche se pare non ci sia nessun rischio tsunami – e, successivamente, è stato dato loro il permesso di rientrare nelle proprie abitazioni, secondo quanto dichiarato dal Vice Segretario degli Interni, Rodrigo Ubilla.
La forte scossa di terremoto ha fatto andare via la corrente elettrica ed il servizio telefonico in varie parti di Santiago, dove sono state segnalate anche alcune frane ed alcune facciate di edifici antichi sono crollate.
L’ultimo forte terremoto in Cile risale al 25 marzo scorso, quando un sisma di magnitudo 7,1 ha colpito la parte centrale del paese. Anche nel 2010, una forte scossa di terremoto – pari a 8,8 – aveva colpito questo paese, cancellando buona parte della città di Constitucion, a causa di un potente tsunami.