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Fa prostituire la figlia di 12 anni per giocare al Bingo

Fa prostituire la figlia di 12 anni per giocare al Bingo

Questa storia di degrado e immoralità coinvolge principalmente una madre pescarese, la quale costringeva la figlia di appena 12 anni a prostituirsi per pagare piccoli debiti e la sua passione per il gioco, in particolare per il Bingo.

La polizia ha arrestato la donna mentre trattava con due clienti, un uomo di 92 anni, vicino di casa della donna, ed un diciottenne con problemi psichici (tutti finiti in manette). In base alle prime informazioni la squadra mobile, diretta da Perfrancesco Muriana la vittima di questo caso è una bambina di appena 12 anni, cresciuta in una famiglia difficile, con problemi economici, costretta ad espedienti per andare avanti, con un padre lontano e disinteressato.

La madre non aveva esitato a far prostituire la figlia per pagare i debiti, mezzo con il quale attirava pervertiti e pedofili, spesso adescati anche su internet. Con i soldi guadagnati però si rifugiava ancor più immoralmente nel suo vizio: il gioco d’azzardo. Spesso spendeva così velocemente i soldi da accumulare ulteriori debiti.

La famiglia era stata più volte nelle attenzioni dei servizi sociali, ma niente aveva mai fatto sospettare ad una simile situazione di degrado. A coordinare le indagini è stato Giuseppe Romani Gargarella, che avrebbe poi ottenuto immediatamente un’ordinanza di custodia cautelare dal gip del tribunale dell’Aquila.

L’accusa, pesantissima, è di prostituzione minorile per aver indotto ripetutamente la figlia dodicenne ad avere rapporti sessuali in cambio di denaro (per la donna). I due clienti sono agli arresti domiciliari, entrambi con l’accusa do atti sessuali con persona minore di anni 14; tuttavia è improbabile che finiranno in carcere per via delle condizioni di salute dell’anziano e del conclamato malessere psichico del diciottenne. Gli avvocati dei due hanno infatti intenzione di far valere queste motivazioni, che in Italia sono tenute in forte considerazione. I magistrati non hanno voluto commentare questa tattica difensiva, hanno invece sottolineato come per fortuna si sia riusciti a fermare questa tragica vicenda prima che evolvesse con ulteriori danni per la bambina, che verrà presto affidata ad una famiglia.

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