Dopo il Molise è la volta del Friuli Venezia Giulia: seggi aperti nella regione per le per le elezioni regionali, amministrative e per i referendum consultivi, un voto importante in vista della formazione del Governo.
Si vota dalle ore 7 alle ore 23 in 1.369 sezioni aperte: alle elezioni partecipano per la prima volta anche gli elettori del comune di Sappada che è entrato a far parte della regione Friuli Venezia Giulia alla fine del 2017.
Gli elettori sono chiamati a vota il governatore della Regione, scegliendo fra Sergio Cecotti (Patto per l’Autonomia), Sergio Bolzonello (centrosinistra), Alessandro Fraleoni Morgera (Movimento 5 Stelle) e Massimiliano Fedriga (centrodestra).
C’è una scheda per il presidente e il Consiglio e il voto può essere espresso in modi diversi:
– tracciare un segno sul nome del candidato presidente: in questo caso il voto non va a nessuna delle liste che lo sostengono;
– tracciare un segno su una delle liste: in questo caso il voto si trasferisce al candidato presidente a cui la lista è collegata;
– tracciare un segno sia sul nome del candidato presidente che su una delle liste a lui collegate;
– tracciare un segno sul nome di un candidato presidente e di una delle liste a lui non collegate (il voto disgiunto)
L’elettore può anche indicare una preferenza tra i candidati della lista scelta e il nome va scritto nello spazio alla destra del simbolo.
Il Presidente eletto è membro del Consiglio, viene eletto consigliere anche il candidato non eletto più votato.
Elezioni comunali con più di 15mila abitanti: c’è una sola scheda di colore arancione che riporta il nome dei candidati sindaco, affiancati dai simboli delle liste ad essi collegati. Accanto a ogni simbolo ci sono due righe bianche.
Si vota per il sindaco facendo un segno sul nome di uno dei candidati e si vota per il consiglio facendo un segno su uno dei simboli delle liste collegate ai candidati sindaco.
Viene eletto al primo turno il candidato che ottiene più del 50% dei voti.
Si può segnare il simbolo di lista ma NON su un candidato sindaco, il voto viene esteso automaticamente al candidato sindaco collegato a quella lista.
Si può votare per una lista diversa da quelle collegate al candidato sindaco prescelto (il voto disgiunto).
Nello spazio bianco si possono scrivere fino a due nomi dei candidati di quella lista (voto di preferenza non obbligatorio) e si possono esprimere fino a due preferenze, purché a candidati di genere diverso.
Accanto al simbolo della lista c’è uno spazio bianco dove si possono scrivere fino a due nomi dei candidati di quella lista (voto di preferenza: non obbligatorio). È possibile esprimere fino a due preferenze, purché a candidati di genere diverso pena l’annullamento della seconda preferenza.
È possibile votare solo il nome di un candidato sindaco (senza esprimere voti per le liste).
Il candidato che ottiene più voti viene eletto sindaco: in caso di ballottaggio sulla scheda compaiono i nomi dei due candidati al ballottaggio, accompagnati dai simboli delle liste che appoggiano la candidatura. Si vota facendo un segno sul nome di uno dei candidati.
Nei Comuni inferiori ai 15mila abitanti: sulla scheda di colore arancione compare il nome del candidato sindaco con il simbolo delle liste a cui è associato.
Si vota facendo un segno sul nome del candidato o su una delle liste che lo sostengono.
Per i comuni sotto i 15mila abitanti non è ammesso il voto disgiunto, è previsto anche il voto di preferenza nelle due righe bianche (non obbligatorio):
Sulle righe bianche è possibile indicare due nomi tra i candidati presenti nella lista collegata (“voto di preferenza”), purché a candidati di genere diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.