Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Ecco come la polizia ottiene informazioni da Facebook, Microsoft, Aol & co.

Ecco come la polizia ottiene informazioni da Facebook, Microsoft, Aol & co.

33 documenti per spiegare come la polizia sia riuscita a entrare in possesso di informazioni, a volte riservate, degli utenti di Facebook e di servizi forniti da Microsoft e Aol. Informazioni che svelano tempi e spazi sulle modalità con cui questi colossi conservino i dati.

In più, ci sono anche delle guide, che “insegnano” a estrarre questi dati dai pc o dall’iPhone di una persona, oggetto d’indagine delle forze dell’ordine. Documenti e dati che scrivono i capitoli del perfetto manuale per e degli 007.

I documenti in questione sono presenti su “The Pirate Bay” e su Cryptorn.org, sito che ha visto la luce grazie a John Young, il quale ha creato il proprio archivio online. Archivio online che si è basato documenti relativi a Aol, Blizzard e Microsoft, che sono stati resi pubblici la scorsa settimana dagli attivisti di “Anonymous”. Le informazioni su Facebook, invece, arrivano da Publiclntelligence.net. sito analogo a a Wikileaks.

Grazie a queste “risorse”, la polizia ora può conoscere l’indirizzo email, il cellulare di una persona, il giorno della creazione dell’account, i log con gli Ip e gli accessi più recenti.

Lascia un commento