Dopo aver raggiunto la Sicilia a nuoto attraversando lo Stretto di Messina, il leader del Movimento 5 Stelle ha scelto di compiere un altro gesto simbolico per la sua campagna elettorale scalando l’Etna, il vulcano più alto d’Europa. Dai crateri Silvestri, a quota 1986 metri, Beppe Grillo ha tirato la volata al suo candidato alla Presidenza della Regione Sicilia, Giancarlo Cancelleri.
“Il predellino non vorrei che portasse male: l’ultimo che l’ha utilizzato sta scomparendo dalla storia”, ha esordito il comico genovese, salendo su uno scalino davanti ad alcune centinaia di spettatori.
Durante il comizio, Grillo ha focalizzato l’attenzione sulla politica tradizionale, che ritiene obsoleta, invitando i siciliani a cambiare e a dare fiducia a un nuovo modo di fare politica.
”Questi malati di mente – ha urlato – parlano di spending review, di rating e poi gli si ferma la macchina e non sanno dove è il motore, se è davanti o di dietro. Non sanno neanche sopravvivere. E’ allora è il momento di cambiare perché cosa abbiamo da perdere? Cosa avete da perdere voi siciliani? Abbiamo già perso tutto, dobbiamo perdere anche la dignità e la moralità?”
Sul piano strettamente politico, Grillo gioca d’anticipo, prevenendo la più grande delle obiezioni rivolte al Movimento 5 Stelle, la naturale riluttanza ad affidarsi a persone quasi completamente sconosciute, che spesso non hanno esperienze politiche pregresse:
“Lo penso anch’io che dare il voto al Movimento Cinque Stelle è un salto nel buio ma con onestà, veramente, preferisco un salto nel buio con questi ragazzi che un suicidio assistito con questi qua”.
Poi il leader del M5S si sofferma sull’atteggiamento dei siciliani incontrati nei primi tre giorni di campagna elettorale e passando in rassegna gli sguardi dei presenti dice di riconoscere in essi delle nuove aspettative, una speranza che prima non c’era.
”Un anno fa sono andato a Palermo per la amministrative – sottolinea – e ho visto gente disillusa con le braccia conserte che sembrava mi dicesse ‘ma che cosa stai facendo? Tanto qui non si muove nulla’. E infatti non si è mosso niente. Ora gli sguardi sono diversi. Forse c’è un briciolo di speranza”.
Nel discorso non sono mancate comunque le battute scherzose, temperate da riflessioni più serie, come quella riservata al candidato rivale Gianfranco Miccichè: ”Avete una cultura spaziale ma siete passati da Verga e Pirandello a Miccichè… Ma se qui nasce qualcosa, nasce qualcosa che cambierà l’Italia, non soltanto la Sicilia”.