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Beppe Grillo usa lo spray contro i giornalisti

Beppe Grillo usa lo spray contro i giornalisti

Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, atteso questa mattina a Catania, si è concesso una sosta in modo da riprendere fiato. Ieri sera, a Gela, Grillo era sceso dal suo camper, prima del comizio, agitando un collutorio per schiarirsi la voce e dirigendo lo spray contro un cronista. Dinanzi alle telecamere, il comico ha usato l’astuccio del suo medicinale come se fosse una sorta di lampadina: “Dov’é Rete 4?” ha detto, salvo poi aggiungere: “Avete un alito… sarà la caponata”.

Quando il giornalista gli ha spiegato di non essere un inviato di Rete 4, ma di una tv locale, Grillo ha detto: “Quella che dopo mezzanotte trasmette il porno“, prima di salire sul palco e dar vita al suo comizio che si è protratto per più di un’ora. I giornalisti delle tv locali di Gela hanno immediatamente commentato le parole del comico come un evidente scherzo. “Si capiva che era un gioco”, ha sottolineato Donata Calabrese di una televisione locale e presente all’intervista davanti al camper del Movimento 5 Stelle. La prende scherzosamente anche Giuseppe D’Onchia, uno dei cronisti che in alcune immagini è visto “vittima” del collutorio spruzzato in gola da Grillo. Ai giornalisti Beppe Grillo ha detto di “non avere certezze per tutto, io non ho la verità per tutto…”. Ma ha chiesto ai cronisti: “La Sicilia sta cambiando, non ve ne siete accorti voi che fate informazione?”

Nel frattempo, sul suo blog, il comico ha commentato l’allarme lanciato da Franco Siddi, segretario generale della Fnsi:

Finalmente una buona notizia. Ogni tanto bisogna guardare il grande cielo azzurro e tirare il fiato. Settanta giornali rischiano di chiudere. Finora sono stati finanziati dalle nostre tasse per raccontarci le loro balle virtuali. Franco Siddi è preoccupato per il pluralismo dell’informazione, ma soprattutto per i soldi. 

Citando quanto detto ieri da Siddi, Grillo conclude:

Hip, hip, hurrà! Bye, bye giornali, è stato bello, anche grazie a voi, arrivare 61esimi al mondo per la libertà di informazione.

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