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Droga e stupra una paziente, arrestato medico a Pordenone

Droga e stupra una paziente, arrestato medico a Pordenone

Le aveva impedito di allontanarsi dalla struttura sanitaria, quindi le ha somministrato dei sedativi e condotta in un hotel, costringendola ad atti sessuali. È accaduto nell’agosto del 2011 a una donna sulla quarantina, a Pordenone, dove era stata costretta a rimanere in una struttura ospedaliera da un medico di 48 anni, T.B., che la avrebbe sedata somministrandole dei farmaci narcotico-sedativi e l’avrebbe obbligata a seguirlo in un hotel, dove l’avrebbe stuprata.

La donna è stata poi trovata nei pressi di Fontanafredda, provincia di Pordenone, in stato fortemente confusionale. Quindi in queste condizioni è stata soccorsa e portata in nosocomio per effettuare accertamenti: dagli esami clinici era emerso che era stata narcotizzata con farmaci specifici. Farmaci che, secondo le indagini, erano in possesso di T.B., medico radiologo che lavora in una struttura sanitaria sita nel centro di Pordenone, e che il professionista adoperava per il proprio lavoro. Il medico, insomma, l’avrebbe sedata e quindi, approfittando dello stato confusionale di lei, ne avrebbe abusato sessualmente conducendola in un luogo appartato, sgombro da occhi indiscreti.

Per il medico sono scattate le manette: è stato arrestato dalla Polizia di Pordenone con l’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale in concorso con un’altra persona. Nella vicenda infatti è coinvolto anche un altro uomo, che risulta attualmente indagato, e che avrebbe giocato un ruolo importante nel sequestro di persona, contribuendo in sostanza a impedire l’allontanamento della donna dalla struttura sanitaria, facendo sì che venisse “drogata” e condotta in un albergo.

L’indagine è partita in seguito al rilevamento di referti medici sulla donna che individuavano l’ingestione sospetta di farmaci o sostanze tossiche non definite. Attualmente, secondo gli investigatori tra il medico e la donna ci sarebbe stato solo un episodio di violenza sessuale, mentre non viene esclusa l’ipotesi di casi analoghi in cui l’uomo potrebbe aver coinvolto anche altre persone.

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