Un delitto d’onore davvero barbaro quello del quale ci giunge notizia dall’India. Un giovane sarto della regione del West Bengal, Mehtab Alam, 24 anni, ha decapitato la sorella per salvare l’onore della famiglia, salvo poi andarsi a costituire presso il commissariato dell’area portuale di Calcutta. In una mano teneva una spada, nell’altra, invece, la testa della sorella. La violenza dell’uomo sarebbe stata innescata dalla decisione di sua sorella, Nilofer di 22 anni, sposata da otto e madre di due bambini di cinque e tre anni, di lasciare la sua casa per fuggire con un suo ex fidanzato.
Secondo quanto raccontato dai giornali locali, Nilofer era in fuga per “l’impossibilità di sopportare oltre le torture quotidiane subite nella casa dei famigliari del marito”. Ritenendo effettivamente possibile una terribile vendetta da parte della famiglia, Nilofer e il suo amante si erano rifugiati presso la residenza del fratello maggiore di lui. Tuttavia, Mehtab, dopo averli trovati, è piombato in casa brandendo una spada, trascinando la sorella in strada e decapitandola dinanzi ai passanti.
Agli agenti del commissariato, presso il quale si è poi costituito, il 24enne ha spiegato di “non aver fatto nulla di sbagliato, anzi ho seguito i miei doveri come fratello maggiore per tutelare l’onore della famiglia“, anzi, ha anche aggiunto che avrebbe ucciso pure “l’amante, se fosse stato in casa in quel momento”.
