Un altro colpo di scena nella vicenda che vede come protagonista don Piero Corsi, il parroco di San Terenzo a Lerici, balzato in questi giorni agli onori della cronaca per le sue asserzioni shock sul femminicidio. Il religioso aveva affisso nella bacheca della Chiesa di San Terenzo un manifesto nel quale veniva descritto come spesso stupri, violenze e omicidi femminili trovassero una colpa e una giustificazione nel comportamento, talvolta disinibito e provocatore, delle donne stesse.
La conseguente bufera di polemiche che ne era scaturita ha poi spinto il prete a tornare indietro sui suoi passi e, addirittura, ad annunciare l’abbandono del sacerdozio per lo sdegno provocato. Poche ore dopo l’annuncio, però, il mistero si infittisce. Poco fa, infatti, monsignor Galantini, portavoce del vescovo di La Spezia ha spiegato che:
“Non è assolutamente vero. Pochi minuti fa il vescovo monsignor Ernesto Palletti ha parlato con don Piero che gli ha negato di aver scritto la lettera”. Don Piero prenderà, su consiglio del vescovo che ha incontrato ieri sera in diocesi, soltanto qualche giorno di ferie per riprendersi dallo stress subito nel corso delle ultime ore.