Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Dichiarazioni shock del medico di bordo della Concordia. Schettino li abbandonò

Dichiarazioni shock del medico di bordo della Concordia. Schettino li abbandonò

Non accenna a diminuire il clamore mediatico attorno alla figura di Francesco Schettino, l’ormai negativamente celebre comandante della naufragata Costa Concordia. Intervistato dal quotidiano “Il Mattino”, il tenente di vascello Gianluca Marino Cosentino, medico di bordo della Costa Concordia, ha dichiarato: “Quando si cercava il sangue di Schettino che, però, era stato arrestato e non era a portata di mano, ci sono finito di mezzo io. Senza riuscire a raccontare tutta la verità su quella notte. Mi sono sentito lapidato”.

Per quanto riguarda il ritardo di un’ora e mezza sull’ordine di abbandonare la nave, Cosentino racconta:

Tutti cercavano il comandante. Da medico mi è sembrato scosso e non più lucido. Il coordinamento dei soccorsi da parte sua non c’era. Personalmente mi ha molto sorpreso vedere Schettino in borghese sul molo dopo mezzanotte. Io ero a terra alle 23.20, ma non ci sono rimasto. Dopo aver portato a terra le persone della scialuppa 19, a me assegnata dal ruolo di appello (i posti e i ruoli assegnati dal comandante ai membri dell’equipaggio in caso di abbandono), sono salito su un’altra scialuppa e sono tornato indietro. Per tornare a prestare soccorso dove occorreva. Sì, con un altro ufficiale, Flavio Spadavecchia, abbiamo accostato a dritta. Il mare brulicava di soccorritori e persone in fuga. Si trattava di capire che fare nel panico e nella confusione. Una coppia si è gettata in mare. L’abbiamo ripescata, portata a terra, consegnata all’ambulanza. Durante i soccorsi a terra ero chiaramente identificabile per via della divisa. Così venivo continuamente fermato da qualcuno che sperava di aver trovato il comandante o un ufficiale di coperta. Prima il comandante dei vigili, poi quello dei carabinieri, infine il sindaco. Tutti cercavano il comandante. Io mi sono messo a disposizione come medico…..Il coordinamento dei soccorsi da parte del comandante non c’era. Personalmente mi ha molto sorpreso vedere Schettino in borghese sul molo verso mezzanotte e mezzo. In più quando ho sentito dai telegiornali che aveva avuto il tempo di prendere effetti personali nella sua cabina ed anche un computer, e finanche di scivolare sfortunatamente in una scialuppa, beh, è stato il massimo.

Secondo Cosentino l’ordine di abbandonare la nave “fu urlato da una voce che non credo fosse la voce di Schettino. Lui è abbastanza inconfondibile: al 90% la voce non era la sua. Non ho riconosciuto di chi fosse” ha rivelato il tenente. Le domande sono incalzanti: Perché tanto tempo e perché soprattutto Schettino avrebbe negato l’emergenza anche alla stessa capitaneria. “Perché Schettino abbia fatto questo lo vedrà la magistratura. Io so soltanto che tutto l’equipaggio era già sui ponti accanto alle scialuppe pronti allo sbarco già da oltre mezz’ora. Come so per certo che ad arenarsi su quel benedetto scoglio la nave ce l’ha portata la Madonna. È stato un miracolo. Siamo vivi per miracolo. Potevamo essere morti tutti e 4mila. Bastavano 10 metri più al largo” risponde Cosentino.

Nel frattempo Sono state sospese definitivamente le ricerche dei dispersi nella parte sommersa della Costa Concordia. La decisione è stata presa per il venir meno delle condizioni operative di sicurezza. Il direttore tecnico dei soccorsi, Franco Gabrielli, per mezzo di una nota ha fatto sapere di aver preso la decisione “di comune accordo con tutti i responsabili delle strutture operative che sono state impegnate in questi giorni nelle attività di ricerca, dopo aver sottoposto al Comitato tecnico-scientifico le informazioni ricevute dagli operatori sullo stato di deformazione dello scafo in corrispondenza dei varchi aperti nei giorni passati. È stato ritenuto, dunque, che sono oggettivamente venute meno le condizioni operative di sicurezza per gli operatori per proseguire l’attività di ricerca in corrispondenza di tutte le zone sommerse all’interno dello scafo”.

Lascia un commento