La Danimarca sta valutando la possibilità di lasciare la FIFA e sta discutendo di intraprendere un’azione legale contro l’associazione unita con l’Inghilterra dopo che ai giocatori è stato vietato di indossare fasce “One Love” durante la Coppa del Mondo. L’omosessualità è illegale in Qatar ed è punibile con un massimo di sette anni di carcere.
E prima del controverso torneo, una miriade di paesi europei aveva pianificato di indossare fasce speciali, multicolori, per esprimere sostegno e vicinanza alla comunità LGBTQ+. Tuttavia, questa settimana è stato annunciato che la FIFA non era d’accordo intimando dunque i giocatori a non indossare, con l’organizzazione che minacciava di imporre dure sanzioni alle squadre. In seguito alla decisione, l’amministratore delegato della federazione calcistica danese Jakob Jensen ha dichiarato di essere in trattative con le nazioni partecipanti, tra cui Inghilterra e Galles, per intraprendere un’azione legale contro la FIFA.
“Ora stiamo esaminando quali sono le opzioni legali, stiamo coordinando le nostre discussioni sulla questione, ma a questo punto non è possibile andare al CAS [Corte Arbitrale per lo Sport]. Anche i tedeschi stanno esaminando le possibilità legali. È molto più complicato che passare attraverso CAS. Se vuoi passare attraverso il CAS devi prima presentare un reclamo all’interno del sistema FIFA, devi andare all’organo di appello, e poi puoi passare attraverso il CAS. Non è una decisione che è stata presa ora. Siamo stati chiari da molto tempo. Ne stiamo discutendo nella regione nordica da agosto“, ha affermato poi sull’eventualità che la società danese lasci la FIFA. “Ci stiamo pensando seriamente, immaginando le sfide che la Danimarca dovrà affrontare se andasse da sola. Vogliamo però varare tutte le possibilità per un dialogo concreto prima. Devo pensare alla questione di come ripristinare la fiducia nella FIFA. Dobbiamo valutare cosa è successo e poi dobbiamo creare una strategia, anche con i nostri colleghi nordici”.
La FA inglese si è detta delusa dalla decisione della FIFA di vietare i bracciali “One Love”. In una dichiarazione, l’organismo ha affermato di essere stato “disposto a pagare multe” ma non voleva mettere a repentaglio le possibilità dei giocatori di partecipare al torneo. Un portavoce dell’ente ha dichiarato: “La FIFA è stata molto chiara sul fatto che imporrà sanzioni sportive se i nostri capitani indosseranno le fasce sul campo di gioco. In quanto federazioni nazionali, non possiamo mettere i nostri giocatori in una posizione in cui potrebbero incorrere in sanzioni sportive, comprese le ammonizioni, quindi abbiamo chiesto ai capitani di non tentare di indossare la fascia durante le partite della Coppa del Mondo FIFA. Eravamo pronti a pagare multe che normalmente si applicherebbero alle violazioni dei regolamenti sui kit e avevamo un forte impegno a indossare la fascia da braccio. Però non possiamo mettere i nostri giocatori nella situazione in cui potrebbero essere ammoniti o addirittura costretti a lasciare il campo di gioco“.