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Costa Concordia, la moldava: “Ho baciato il comandante Schettino”

Costa Concordia, la moldava: “Ho baciato il comandante Schettino”

Domnica Cermotan è la ragazza moldava, da giorni al centro dell’attenzione dei media, in quanto accusata di aver “distratto” il comandante Francesco Schettino, tristemente noto come comandante della Costa Concordia, la nave naufragata lo scorso 12 gennaio al largo dell’isola del Giglio provocando sinora la morte di 25 persone. Ebbene, colei che è stata considerata una vera e propria donna del mistero, ha concesso una lunga intervista al Daily Mail, per spiegare quello che è realmente accaduto quella tragica notte.

“Sì, ​​ero molto attratto da capitano Schettino e lui era chiaramente interessato a me. Ammetto che ho avuto una grande cotta per lui perché era molto bello e molto affascinante” ha rivelato Domnica che ha poi aggiunto: “Una volta mi disse che avevo sia bellezza che cervello. Quale donna non vorrebbe sentire queste parole, soprattutto quando ci sono molte donne molto più belle di me a bordo della nave? Sapevo che mi piaceva ed ero molto lusingata dalle sue attenzioni. Quando ho lavorato sulla nave, Schettino aveva messo in chiaro che pensava a me in maniera speciale. Sono una donna e so queste cose. Posso dirlo dal modo in cui rideva alle mie battute o di come mi ha guardato, c’era sempre un luccichio nei suoi occhi quando abbiamo parlato”.

La tragedia ha dominato i titoli dei giornali e Domnica non è mai stato lontana dai riflettori: “Ammetto che ero attratta da lui, ma onestamente, non abbiamo avuto rapporti sessuali. Sì, ho baciato il comandante Francesco Schettino. Accadde nella sua cabina. Tra noi però c’è stato solo questo e non c’era una relazione. Era sempre rispettoso quando ero un membro del suo staff, ma una volta che ero un passeggero allora era diverso. Penso che probabilmente saremmo finiti a letto insieme, ma non l’ho mai scoperto a causa del naufragio” racconta la donna.
Certo”, racconta Domnica, “Mi dispiace molto che così tante persone morirono o furono feriti quella notte.  Si è trattato di un tragico incidente e la gente sta cercando di trovare qualcuno da incolpare. Forse c’è stato un errore umano, forse il capitano era in qualche modo responsabile, io non lo so. Per me, era più un caso di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato”.

Questa è la seconda volta che una tragedia in mare ha distrutto la vita di Domnica. Aveva solo otto anni quando suo padre annegò mentre nuotava nel Mar Nero durante una vacanza con la famiglia in Ucraina. Un parente ha suggerito che la somiglianza di Schettino con  il suo defunto padre potrebbe essere stato parte del fascino esercitato dal comandante nei suoi confronti. Domnica è cresciuta con il fratello maggiore e la loro madre, Vera, un medico, a Chisinau, capitale della Moldova. Si è formata come danzatrice, vincendo diverse borse di studio per studiare prima in Romania e poi in Francia, dove ha vissuto dal 2006 al 2009. Ha smesso di esibirsi a causa degli infortuni subiti. “Parlo quattro lingue, così ho fatto domanda e ottenuto il lavoro come hostess internazionale per i passeggeri russi a bordo della nave da crociera Costa Magica, navigando nel Mediterraneo” riferisce Domnica.

Per difendere la sua reputazione, sulla quale è stata secondo lei gettata tanta spazzatura la donna ha anche svelato il mistero dei bagagli trovati nella cabina di Schettino: “Sono salita alle 17 del 12 gennaio al porto di Civitavecchia. Avendo acquistato questo tipo di biglietto, avrei avuto una cabina solo dopo la partenza. Chiamai il mio capo diretto sulla nave, che mi disse di salire di andare nella cabina del comandante, dove si trovava anche Schettino. Quest’ultimo fu molto sorpreso di vedermi e mi disse che per il momento avrei potuto lasciare i miei bagagli nella sua cabina. Da qui, sono andata a salutare i miei amici. Il mio capo mi ha detto che mi potevo rivolgere al bar, intorno alle 21, per avere una cabina. Intorno alle 20 sono tornata nella cabina del comandante. Lui era lì ma molto gentilmente è uscito e ha permesso che mi cambiassi per la cena. Quando sono stata pronta, prima che lasciassi la cabina, ci siamo incrociati di nuovo, mi ha baciato la mano e ha detto che ero stupenda”.

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