Pare che i problemi per l’ex fotografo non finiscano mai. Dopo il ritiro del passaporto, nello scorso dicembre, ad opera della Questura, alla lunga lista di guai giudiziari in cui è imputato Fabrizio Corona si aggiunge anche l’ultima richiesta della Procura di Milano: Corona, in quanto persona “pericolosa per la sicurezza pubblica” e “dedita alla commissione di reati”, dev’essere sottoposto ad una sorveglianza speciale. I Pm di Milano chiedono dunque l’adozione del provvedimento di prevenzione garantito da una legge del 1956, che comporterebbe una serie di limitazioni per il “re dei paparazzi”, come l’obbligo di trovarsi un lavoro, di non frequentare determinati luoghi e di evitare contatti con pregiudicati. Tra le altre cose, nel suo caso è stato richiesto anche che l’ex fotografo abbia l’obbligo di soggiorno a Milano, suo comune di residenza.
Ora si attende che il tribunale di Milano si pronunci sulla questione, l’ennesima riguardante Corona: infatti è ormai giunto a tre il numero di sentenze definitive che lo riguardano, quella per estorsione e tentata estorsione riferita alle foto dello scandalo Vallettopoli e i due patteggiamenti per spendita di monete false a Roma e a Orvieto. Circa 2 anni e 8 mesi da scontare in tutto, ma, poiché la pena è inferiore ai 3 anni, all’ex fotograf0 è stato possibile presentare un’istanza per l’affidamento in prova ai servizi sociali per evitare il carcere. La sua richiesta verrà esaminata dal tribunale di sorveglianza, che deve ancora fissare la data dell’udienza. Il rischio, abbastanza reale, è che la sua situazione peggiori a causa di ulteriori condanne, che gli farebbero superare la soglia dei 3 anni impedendogli di sfuggire alla detenzione: sul capo dell’ex fotografo incombe la minaccia del processo di Torino per estorsione ai danni del calciatore David Trezeguet, che ha visto la condanna in primo grado a 3 anni e 4 mesi, in appello a 5 anni. Ma le sorprese, con Corona, sembrano non avere fine.