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Corea del Nord: punizione severe per chi non ha pianto Kim Jong II

Corea del Nord: punizione severe per chi non ha pianto Kim Jong II

Purtroppo il regime nordcoreano torna a mostrare il suo lato peggiore. Infatti, dopo pochi giorni dalla concessione dell’amnistia per oltre 200 mila oppositori politici, i vertici politici nordcoreani decidono di sanzionare chi non ha partecipato, ed anche chi ha “poco partecipato” al periodo di lutto per l’ultimo saluto a Kim-Jong-Il. Il regime non è per niente soddisfatto delle scene e delle immagini, che hanno anche fatto il giro del mondo, dei pianti straziante, per il recente funerale, del “Caro Leader”.

A rivelarlo è una fonte giornalistica degli eterni rivali politici della Corea del Sud. Il quotidiano locale  Daily NK, infatti, riferisce che le autorità nordcoreane  starebbero già procedendo all’ esecuzione delle pene. Le punizioni sono iniziate dopo un periodo di indagini che è partito il 29 dicembre, ultimo giorno di lutto per la morte di Kim Jong-Il, e si sono concluse l’8 gennaio.

Puniti sia gli assenti, sia coloro che si son “poco emozionati”. Le vittime, infatti, di questo ennesimo episodio che testimonia l’onnipresenza del  regime nordcoreano, sono sia coloro che non hanno partecipato al dolore per la perdita del “Grande Leader”, sia coloro che hanno mostrato “poca convinzione” nel testimoniare il proprio rammarico durante il periodo di lutto.

Sempre secondo quanto riporta il Daily NK: “è stato disposto un periodo di almeno 6 mesi nei campi di “formazione-lavoro” a chi non ha preso parte agli incontri tenuti nel periodo di lutto o che hanno partecipato senza piangere o che lo hanno fatto sembrando poco convincenti”.

La macchina di propaganda del regime Nordcoreano, comunque, non si è fermata qui. Oltre alle pene per “poco affezionati” a “Caro Leader”, è stato anche deciso di mandare nei campi di rieducazione, o nelle aree agricole più remote del paese, tutti coloro che si sono permessi di criticare il la successione diretta al potere tra Kim-Jong-Il  e il rappresentante della terza generazione della famiglia, Kim-Jong-Un.

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