Finalmente sembra esserci una buona notizia per la politica internazionale. La Corea del Nord ha annunciato la sua intenzione di sospendere i test nucleari e missilistici, ed anche il programma di arricchimento dell’uranio in cambio di aiuti alimentari.
Così a due mesi di distanza dalla morte del Caro Leader Kim Jong Il, il suo successore Kim Jong Un sembra intenzionato a modificare l’atteggiamento della Corea in ambito internazionale. Difatti i vertici politici della Corea del Nord hanno comunicato che questa decisione è frutto di un colloquio avto nei giorni scorsi, che si è focalizzato sui negoziati con la diplomazia americana. Secondo quanto riferito, Washington ha promesso 240 mila tonnellate di “assistenza nutrizionale”. Una quantità che con tempo potrà anche essere ritoccata al rialzo. Bisogna ricordare infatti, che la maggior parte della popolazione nordcoreana non ha la possibilità di procurarsi il cibo.
Per quanto riguarda invece il programma di arricchimento dell’uranio, la Corea del Nord ha promesso che consentirà agli ispettori dell’Aiea, l’Agenzia Internazionale per l’ energia atomica, di controllare l’effettiva sospensione del programma.
La notizia è stata ovviamente ben accolta da tuttala comunità internazionale, anche se, come è da prassi in questi casi, c’è la volontà di voler effettivamente vedere in atto questa decisione prima do poterla definitivamente commentare ed apprezzare.
Ecco il commento del portavoce della Casa Bianca, Jay Carney: “Queste sono misure concrete che consideriamo come un passo positivo verso una completa denuclearizzazione della penisola coreana in un’ottica pacifica, ovviamente le parole devono essere seguite da azioni”.
Parere confermato dal portavoce del Dipartimento di Stato Victoria Nuland: “Siamo ancora profondamente preoccupati per l’atteggiamento della Corea del Nord in diversi campi, ma l’annuncio di oggi rispecchia gli importanti, anche se limitati, progressi, in alcuni di questi”.
La notizia è stata commentata con ottimismo anche dal portavoce della Diplomazia cinese, Hong Lei: “La Cina desidera lavorare con le parti per continuare a spingere in avanti il processo del dialogo a sei“.