I sistemi di archiviazione cartacea ci sono stati e, va detto, ci sono ancora molto utili per conservare traccia di tutte le nostre attività, i nostri documenti, il lavoro.
La progressiva informatizzazione sia del mondo del lavoro che della vita privata di ognuno di noi ci sta rapidamente portando verso una dematerializzazione delle procedure di archiviazione. I vantaggi sono evidenti: il futuro, ma in parte già il presente, sarà fatto di documenti presenti esclusivamente su file permettendo un immenso risparmio di spazio fisico di archiviazione, una preservazione dei contenuti da conservare che non subiranno più il deterioramento tipico dei documenti cartacei e, oltretutto, una più agevole possibilità di reperimento e consultazione in brevissimo tempo di ciò di cui abbiamo bisogno.
La nascita del cloud
La diffusione di una serie di device diversi appartenenti ad una medesima persona, sia per lavoro che per utilizzo privato, ha reso evidente una necessità che fino a pochi anni fa non si era mai palesata: quella di poter accedere a tutti i propri documenti da più postazioni. Sono in molti ad utilizzare il computer di casa, quello in ufficio, lo smartphone o il tablet in qualsiasi altro luogo ci si trovi, e questo ci impone di dover poter utilizzare i nostri file ovunque. Senza contare la possibilità che uno dei nostri apparecchi si danneggi, temporaneamente o anche irreparabilmente, oppure l’ipotesi di furto o smarrimento, ad esempio, del nostro cellulare. Certo, il danno fisico della perdita di un oggetto di valore permane ma a questo, grazie al cloud, non si aggiunge la beffa di perdere anche tutto il suo contenuto.
In sostanza, il cloud storage sincronizza tutti i nostri file per accantonarli e gestirli su un unico server online, permettendoci poi di modificarli o cancellarli ovunque ci si trovi, senza avere quindi più il bisogno di portare con sé hard disk esterni, pennette USB o altri oggetti fisici di archiviazione che, come tutti gli oggetti, rischiano di essere rubati, smarriti o danneggiati portandoli sempre con noi.
I possibili dubbi
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio: così recita un vecchio adagio. E, come per tutte le grandi novità e le rivoluzioni in qualsiasi settore, le persone tendono a nutrire una certa diffidenza verso ciò che conoscono ancora poco. Ma è giusto avere dei dubbi sull’utilizzo del cloud?
Va detto che la sicurezza nel cloud è un interesse non solo di noi consumatori finali, ma anche e soprattutto delle aziende che forniscono questa tipologia di servizi, sia per garantire la sicurezza dei dati dei propri clienti sia per non subire un notevole danno di immagine causato dalla vulnerabilità dei propri sistemi.
Utilizzare il cloud in sicurezza
Nessun cloud può considerarsi sicuro al cento per cento: sarebbe come dire che esiste un’auto che non potrà mai essere rubata. Tuttavia, è consigliabile affidarsi ai più diffusi gestori di cloud per raggiungere un elevato livello di sicurezza e proteggerci da eventuali tentativi di intrusione dall’esterno, di hackeraggio del nostro profilo o di furto dei nostri dati privati. Tanti sono i motivi per cui si può subire un tentativo di accesso: dal furto dei nostri dati e delle nostre foto allo spionaggio, sia per motivi industriali che per semplice gelosia da parte del partner. Ma il mondo va avanti e, del cloud, non si può più fare a meno. Per saperne di più vi invitiamo a visitare www.seeweb.it.