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Come gestire una candidatura respinta? I consigli per un agire in modo adeguato

Come gestire una candidatura respinta? I consigli per un agire in modo adeguato

E’ successo praticamente a chiunque nel processo di ricerca di lavoro: una candidatura respinta non fa mai piacere. Anzi, molto spesso vedersi rifiutato un posto di lavoro può avvilire il candidato a tal punto da fargli perdere la voglia di cercare ancora un lavoro.

E pensare che un CV respinto al giorno d’oggi è perfino cosa rara. Molto spesso le aziende nemmeno rispondono al candidato, lasciandolo praticamente in balìa della sorte, senza capire le reali motivazioni del rifiuto.

Ma come comportarsi in modo adeguato quando una candidatura viene respinta? Ecco i consigli più utili.

Passo numero uno: “Perchè non sono stato selezionato?”| Cosa fare

Hai inviato una candidatura ma non hai ricevuto alcuna risposta o hai ricevuta una notifica o una chimata in cui ti viene comunicata l’intenzione dell’azienda di non proseguire con il processo di selezione?

Non disperare, ci sarà sempre un’altra opportunità che sarà pronta a valorizzarti. Tuttavia, se desideri delle spiegazioni, puoi contattare l’azienda e chiedere il motivo per cui non sei stato selezionato o i criteri di selezione così da poter utilizzare queste informazioni per una futura application. Ricorda che “ se si chiede una porta, si apre un portone”, non è solo un modo di dire. La carriera lavorativa è piena di insidie ma anche di chance adatte per la tua valorizzazione in qualità di professionista.

Valorizza i feedback ricevuti e preparati per la prossima conquista!

Nel caso in cui ti sia stato dato un feedback sul colloquio per il quale si è stati respinti o  sull’analisi della tua candidatura  che non è andata a buon fine; il consiglio è quello di fermarsi un attimo e ragionare su queste dritte in modo tale da valorizzarle e da trasformarle in punti di forza.

Ad esempio, se ti è stato fatto notare che mancano le skills linguistiche adeguate nel tuo cv, allora sarà il caso di iniziare un percorso formativo di perfezionamento linguistico che magari comprenda una certificazione accreditata di livello.

Migliorarsi sempre, senza avere il timore di sentirsi inadatti è la chiave.

Realizzate un CV migliore

E se la colpa fosse del proprio CV? Le possibilità di scrivere un curriculum non accattivante sono molte, e succede a tutti: è una cosa normale. In questo caso dovrete riscrivere il curriculum da zero, o comunque modificarlo a modo. Ecco tre buoni consigli:

  1. Controllate il linguaggio, la punteggiatura, la forma del testo: date un’occhiata per eventuali errori di linguaggio, di punteggiatura e quant’altro. Analizzate la forma dei testi: se è troppo complessa bisogna snellire il tutto, ricordando di puntare sempre all’essenzialità (senza esagerare);
  2. Se il CV era in formato Europass, cambiate rotta: se avete scritto un CV in formato Europass, è probabile che l’azienda lo abbia scartato anche per questo.  I curriculum Europass non sono appetibili: meglio riscriverlo da zero utilizzando template accattivanti.
  3. Contenuti carenti?: guardate il vostro CV anche sotto il profilo dei contenuti. Se siete riusciti a contenere tutto in una sola pagina, probabilmente c’è un problema: di sicuro potreste avere poca esperienza, ma c’è sempre qualcosa da aggiungere per completare al meglio il vostro identikit. Allegate eventuali attestati di partecipazione, riconoscimenti e quant’altro per rendere il tutto più concreto, e non dimenticate di inserire i vostri social network (soprattutto LinkedIn) dopo averli curati a dovere.

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