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Cicchitto: Governo Monti di alto livello, ma aspettiamo i fatti

Cicchitto: Governo Monti di alto livello, ma aspettiamo i fatti

Mentre l’ex alleato leghista strepita contro la soppressione del ministero al federalismo in favore del Ministero alla Coesione Territoriale, il Pdl prosegue il suo percorso all’interno di questo difficile capitolo della democrazia italiana, in cui i suoi politici hanno dovuto ammettere, una volta tanto pare per il bene comune, di non poter continuare il normale iter parlamentare e di doversi affidare a dei tecnici.

Le voci prima dell’effettivo abbandono di Berlusconi in favore di Monti erano state molto variegate e le intenzioni del Pdl contrastanti, tuttavia all’indomani del giuramento del team di ministri scelti dal nuovo Presidente del Consiglio il partito di Berlusconi si ricompatta e riesce a dare un’impostazione univoca sull’argomento ai suoi parlamentari.

A dar voce a tutto ciò è Fabrizio Cicchitto, il capogruppo del Pdl alla Camera, il quale ha spiegato come il Pdl resti il maggior artefice del destino del paese nonostante il governo tecnico, rimane infatti la formazione parlamentare col maggior numero di votanti nelle due Aule, ma che il partito intende rispettare gli impegni presi purché ciò non venga sfruttato elettoralmente dagli altri partiti coinvolti e l’attività parlamentare sia quindi indirizzata solo alle riforme contro la crisi promesse e richieste dall’Unione Europea.

Insomma, ancora una volta un invito a Casini e Bersani a muoversi coi piedi di piombo e quindi a fare attenzione alle proprie mosse, visto che la tenuta di questo governo di unità nazionale dipende in gran parte dal Pdl. Per quanto riguarda poi un giudizio sulla squadra di ministri scelta da Monti, in cui non figurano politici, ma solo tecnici ai più alti livelli da tutta l’Italia, il capogruppo Pdl è prudente e spiega: ”indubbiamente una lista di ministri di alto livello qualitativo. Dalla prossima settimana in poi vedremo cosa farà il governo all’opera”. Insomma, il Pdl tenta di sostenere Monti, ma cerca di farlo senza perdere la faccia in vista delle ancora nebulose elezioni che attendono il nostro Paese dopo le riforme e l’azione del Governo Monti.

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