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Elezioni del Friuli Venezia Giulia, vince Massimiliano Fedriga

Grazie alla mia gente. Grazie alla mia terra. Ora al lavoro ascoltando e costruendo. 

Questi primi commenti via social che il neo governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga pubblica su Facebook.

È il candidato del centrodestra, Fedriga, a vincere le elezioni regionali per la presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia: Fedriga ha ottenuto 222.905 voti conteggiati sulla quasi totalità delle sezioni scrutinate. Con il 56,86% delle preferenze, è ufficiale che sia lui il nuovo governatore della Regione: insomma la Lega stravince che era facile intuire fin dall’andamento della metà dello scrutinio. 

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Elezioni in Friuli Venezia Giulia, come si vota

Dopo il Molise è la volta del Friuli Venezia Giulia: seggi aperti nella regione per le per le elezioni regionali, amministrative e per i referendum consultivi, un voto importante in vista della formazione del Governo.

 

Si vota dalle ore 7 alle ore 23 in 1.369 sezioni aperte: alle elezioni partecipano per la prima volta anche gli elettori del comune di Sappada che è entrato a far parte della regione Friuli Venezia Giulia alla fine del 2017. 

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Consiglio dei Ministri, approvato il Def

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Def che “è a politiche invariate: non contiene parti programmatiche e riforme che spettano al prossimo governo”.

Soddisfatto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che conferma come il Def approvato sauna fotografia dell’economia italiana lasciando emergere il lavoro svolto dal Governo nel accordo degli ultimi 5 anni. I dai forniti dal Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan confermano la crescita del 2017 che si è attestata all’1,5% e che è rimasta invariata anche nel 2018 facendo scattare previsioni ottimistiche e incoraggianti sul fatto che il “Pil italiano possa andare oltre le cifre che osserviamo adesso, almeno al 2%”. 

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Governo, Mattarella convoca la Casellati al Quirinale

Ormai è ufficiale: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per le ore 11.00 di oggi, al Palazzo del Quirinale, la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati cui sarà, molto probabilmente, affidato l’incarico esplorativo. In pratica il Presidente del Senato dovrà verificare se esiste un’ultima opportunità per poter mettere d’accordo i partiti e capire se ci sia la possibilità di poter avere una maggioranza di centrodestra-M5S.

l Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per le ore 11.00 di oggi, al Palazzo del Quirinale, la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

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Camera e Senato, eletti i capigruppo

Dopo le elezioni delle Presidenze della Camera (con Roberto Fico del Movimento 5Stelle) e del Senato (con Annamaria Casellati di Forza Italia), arrivano anche le nomine dei capigruppo.

È Graziano Delrio il capogruppo Pd alla Camera eletto dall’assemblea del gruppo, mentre il capogruppo Pd al Senato è Andrea Marcucci come indicato dal reggente del Pd, Martina.

Lo faccio con spirito di servizio e di unità per il Partito democratico. Per un’azione forte di opposizione responsabile e seria 

ha dichiarato il nuovo capogruppo Pd alla Camera.

presidenze

Presidenze, arriva l’accordo centrodestra-M5S

Dopo la fumata nera di ieri, arriva l’accordo fra il centrodestra e il M5S per la divisione delle presidenze di Camera e Senato.

Al via nell’Aula della Camera la quarta votazione per eleggere il presidente: a partire da questo scrutinio il quorum per fare scattare l’elezione scende alla maggioranza assoluta dei voti e vanno calcolate anche le schede bianche.

 

Scongiurata la rottura della coalizione, il centrodestra, ha indicato stamane per il Senato il nome di Elisabetta Alberti Casellati, classe 1946, berlusconiana della prima ora ed eletta senatrice per la prima volta nel 1994, attualmente componente del Consiglio Superiore della Magistratura. Il passo indietro di Paolo Romani lascia spazio al nuovo nome che dovrebbe salvare la coalizione di centrodestra. 

elezioni 2018

Elezioni 2018, gli sconfitti dell’uninominale, ma ripescati

Il Nord leghista e il Sud grillino: questa l’Italia emersa dopo il voto alle elezioni politiche del 4 marzo che ha registrato la debacle del Pd.

E il Movimento 5 stelle guidato da Luigi Di Maio trionfa anche alla Camera: l’assegnazione dei seggi con il metodo proporzionale assegna al primo partito con il 32.66% delle preferenze,133 deputati.  A questi si aggiungono gli 88 seggi conquistati con il meccanismo uninominale per cui i seggi grillini salgono a 221 con confermato dai dati rilasciati dal Ministero dell’interno. 

elezioni politiche, elezioni

Elezioni del 4 marzo, come si vota

Domenica 4 marzo 2018, 42 milioni di italiani sono chiamati a votare per rinnovare il Parlamento italiano con la nuova legge elettorale: ma come si vota con il discusso Rosatellum?

Si vita dalle ore 7 alle ore 23 e nello stesso giorno vi vota per le regionali in Lazio e Lombardia.

Si parte con la sicurezza: per la prima volta la scheda riporterà il tagliando antifrode e spetterà al presidente di seggio toglierlo dopo aver controllato che la scheda sia la stessa consegnata all’ingresso della cabina.

elezioni politiche, elezioni

Elezioni politiche 4 marzo, la mappa dei comizi di chiusura a Roma

Ultime ore a disposizione per la campagna elettorale per le elezioni politiche del 4 marzo: i leader dei partiti politici fissano gli appuntamenti conclusivi a Roma per gli appelli finali al voto. Istituita per sicurezza una green zone, la Capitale ospiterà fin da oggi diverse manifestazioni.

Particolarmente attenzionato l’appuntamento con Casapound in piazza della Rotonda oggi, mentre il centrodestra di Berlusconi, Salvini e Meloni chiude la campagna al Tempio di Adriano e il Movimento 5 Stelle domani sera a Piazza del Popolo. 

di maio renzi, elezioni

Movimento 5 Stelle, photoshop per i bonifici falsi

È caos nel Movimento 5 Stelle per i mancati rimborsi e i bonifici ritirati: tutto è cominciato con un servizio de Le Iene che hanno scovato i furbetti che non avrebbero restituito le somme destinate al fondo del microcredito come previsto dal regolamento del Movimento.

 

I 5 Stelle scelgono la linea dura e cacciano i furbetti, ma intanto cresce il numero dei parlamentati che avrebbero trattenuto tutto il loro stipendio contravvenendo a quanto deciso dal movimento.

Ivan Della Valle, Maurizio Buccarella, Carlo Martelli, Girolamo Pisano, Elisa Bulgarelli, Emanuele Cozzolino, Andrea Cecconi, Silvia Benedetti sono gli espulsi dei giorni scorsi come comunicato dal leader del movimento, Luigi Di Maio.