Non è soltanto l’impronta palmare, rinvenuta nei pressi del corpo esanime di Chiara Poggi, a peggiorare la posizione di Andrea Sempio, ora formalmente iscritto nel registro degli indagati nell’ambito della nuova indagine sul noto delitto di Garlasco. Con il passare del tempo, stanno infatti emergendo una serie di elementi inediti, gettando ombre inquietanti sull’uomo, nonostante egli abbia strenuamente e costantemente ribadito la propria estraneità ai fatti.
Le ultime sulla posizione di Andrea Sempio
Secondo quanto riportato da La Repubblica, il procuratore aggiunto Stefano Civardi e le pubbliche ministeri Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, che conducono il fascicolo, avrebbero fatto una scoperta significativa: Andrea Sempio accusò un malore proprio davanti ai carabinieri durante l’interrogatorio del 4 ottobre 2008. Quel giorno fu cruciale, poiché Sempio presentò lo scontrino del parcheggio, un dettaglio all’epoca ritenuto rilevante.
Sorprendentemente, questo episodio di malessere non fu mai verbalizzato. A suffragare la veridicità dell’accaduto sarebbero gli archivi del 118, dai quali risulterebbe un intervento di un’ambulanza della durata di ben quaranta minuti per prestare soccorso a Sempio a seguito di un calo di pressione proprio all’inizio dell’interrogatorio.
La circostanza di questo malore è stata confermata in maniera inconsapevole dalla madre, Daniela Ferrari, nel corso di uno dei suoi colloqui con il noto inviato delle Iene, Alessandro De Giuseppe. Un mancamento simile, tra l’altro, avrebbe colpito la stessa donna pochi giorni fa, mentre gli investigatori la incalzavano con domande insistenti sulla sua amicizia con un vigile del fuoco di Vigevano, con il quale potrebbe essersi incrociata la mattina stessa del 13 agosto 2007.
Ma le sorprese non finiscono qui. Il nuovo filone d’inchiesta ha adottato metodi investigativi incisivi, tra cui appostamenti notturni discreti davanti all’abitazione di Sempio. È in questo contesto che, all’interno della spazzatura domestica, sarebbero stati rinvenuti alcuni biglietti manoscritti. Questi fogli, poi accartocciati e gettati via, conterrebbero frasi che denotano un evidente stato di turbamento, pur non essendovi riferimenti diretti all’omicidio di Chiara Poggi.
Parole che ora sono sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori, in particolare una che spicca per la sua gravità: “Ho fatto cose talmente brutte che nessuno può immaginare”. L’avvocatessa Angela Taccia, legale di Andrea Sempio, ha replicato alla questione evidenziando come più volte il suo assistito era presente nella casa dei Poggi. Questo include, dunque, anche la taverna e le scale dove venne tragicamente rinvenuto il corpo di Chiara Poggi.
Proprio su una parete destra di quelle scale, è stata repertata l’impronta del palmo di una mano, che una nuova consulenza, commissionata dai pubblici ministeri di Pavia, ha attribuito al 37enne. La linea difensiva, pertanto, si basa sull’ampia frequentazione dell’abitazione da parte di Sempio, cercando di fornire una spiegazione plausibile per la presenza della sua impronta in quel luogo così delicato. Un caso riaperto dopo 18 anni che sta tenendo gli italiani con il fiato sospeso.