Gli italiani sono sempre più costretti a stringere quella cinghia che i politici continuano a mantenere larga. Mentre noi risparmiamo in vista delle solite tasse, dell’Imu, dell’Irpef, ecc…, i nostri Parlamentari hanno deciso di spendere ben 4 milioni di euro per le agendine in pelle di Camera e Senato.
Il bando di gara per la fornitura biennale delle agendine – rigorosamente, in vera pelle – è stato pubblicato dal quotidiano Libero. Il prezzo dell’appalto è di ben 950 mila euro (più IVA) in due anni, per un totale di 5.200 agende da tavolo e 16.800 tascabili, solo per quelle riguardanti il Senato dove siedono 315 Senatori.
Oltre al bando del Senato, c’è quello triennale – concluso a dicembre – per produrre le agende per la Camera. Il prezzo di questo appalto è stato di 3 milioni di euro (più IVA) in tre anni, per un totale di 32.800 agende per 630 Deputati.
Se si fa un rapido calcolo, ognuna di queste agendine dovrebbe avere un costo di 1.600 euro, se si pensa che i Senatori sono 315. Anche se ogni politico avesse bisogno di più di un’agendina, il costo sarebbe sempre parecchio elevato, considerato anche il fatto che si tratta di agende in vera pelle (senza contare la mancanza di eticità di tale gesto).
Le cifre si commentano da sole e lo spreco è sempre più evidente agli occhi degli italiani, che vengono invece chiamati a fare enormi sacrifici per potere anche comprare delle agendine ai Parlamentari italiani, che continuano indisturbati ad avere stipendi e vitalizi da capogiro.