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Call of Duty 4 MW3 fa subito faville, assalto a negozi e prenotazioni online

Call of Duty 4 MW3 fa subito faville, assalto a negozi e prenotazioni online

La fortunata serie di Call of Duty ha visto ieri l’uscita del suo terzo capitolo: “Modern Warfare 3“, che ha battuto in 24 ore tutti i record di incassi dei titoli precedenti e perfino di altri importanti capolavori videoludici e cinematografici firmati dalla Activision.

Decisamente oltre le previsioni i guadagni della prevendita e dai clienti paganti nel primo giorno d’uscita. Solo nel Regno Unito e negli Stati Uniti sarebbero state vendute 6,5 milioni di copie, per un guadagno di oltre 400 milioni di dollari, secondo quanto comunicato dalla stessa Activision. La casa produttrice ha espresso, come del resto anche gli analisti del settore stessi, una viva e gradita sorpresa nei riguardi di un superamento eccezionale delle stime, che pure erano notevolmente alte.

Call of Duty conferma quindi la fortuna della sua saga ed il nuovo arrivato sembra divenirne la punta di diamante piuttosto che l’ultimo stancante e ripetitivo capitolo che parecchi temevano venisse rifilato al pubblico; tuttavia bisognava aspettarselo che la software house rispettasse i suoi impegni, visto anche che ha lavorato tanto pur di andare incontro alle aspettative dei suoi fan, di cui immediatamente ha ricevuto il plauso nel web.

Robert Kotik, amministratore delegato di Activision, ha dichiarato che le vendite del capitolo numero tre della saga Call of Duty avrebbe superato i risultati di colossal cinematografici come “Il Signore degli Anelli” e perfino di “Guerre Stellari“, fra i film con i migliori risultati di sempre al botteghino.

Insomma, la Activision ha davvero un ottimo motivo per festeggiare nonostante la crisi dei mercati finanziari. Ne ha fatta di strada da quel lontano 1979, quando produsse per la prima volta delle cartucce per la console Atari 2600. La casa si conferma al secondo posto, dopo la sola Electronic Arts, sul podio dei più grandi produttori di materiale videoludico. Superata con successo i timori di una perdita di qualità in seguito alla fusione con la Vivendi Games, avvenuta nel 2007, e che vide quest’ultima prendere il controllo con il 68% delle azioni la nuova Activision Blizzard.

 

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