Suscitano scalpore le immagini di una riparazione effettuata con plastica e stecchini tenuti insieme dallo scotch nella centrale nucleare di San Onofre, in California, diffuse da una fonte anonima interna, probabilmente un dipendente.
La foto, che risale al dicembre del 2012, è stata inviata ad una tv locale, che ha pubblicamente denunciato l’accaduto, raccogliendo le giustificazioni dell’azienda, secondo la quale il rattoppo improvvisato riguarderebbe effettivamente una conduttura dell’Unità 3, come dichiarato dalla fonte anonima, ma non risulterebbe pericolosa, in quanto per quella conduttura passerebbe esclusivamente acqua salata destinata alla fase del raffreddamento.
Tuttavia, proprio l’area della centrale in cui è presente l’Unità 3 è stata chiusa nel gennaio 2012, quindi un mese dopo la scoperta immortalata dalla fonte anonima, per perdite radioattive, il che lascia adito a qualche dubbio. Infatti sono diversi i dipendenti che hanno denunciato incuria e degrado in determinate zone della centrale di San Onofre, che risale al 1968 e può considerarsi decisamente un impianto di vecchia generazione.
Considerato il fatto che di norma la vita di una centrale nucleare di quella tipologia non dovrebbe superare i 30 anni, a meno che non venga attuato un piano di rinnovo tale da giustificarne la proroga dell’utilizzo, la questione della sicurezza assume una rilevanza nazionale, anche perché l’impianto sorge in una zona fortemente sismica come la California.