Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Buona Scuola, i punti della riforma scolastica

Buona Scuola, i punti della riforma scolastica

Approvata la riforma della scuola con il via definitiva gli otto decreti attuativi della legge 107, la Buona scuola che ha ridisegnato non solo la nuova maturità, ma anche il percorso per diventare insegnanti apportando novità nell’educazione della fascia 0-6 anni.

 

Vediamo nel dettaglio quello che cambia con la riforma della Buona Scuola. 
NUOVA MATURITA’ NEL 2019: la nuova maturità entrerà in vigore nel 2019 che conferma la scomparsa del quizzone e l’aumento del peso del credito scolastico. Le prove Invalsi non saranno incluse né nell’esame di terza media né in quello di diploma, ma saranno obbligatorie per gli studenti. Aumenterà il peso del credito scolastico.

RISORSE PER ASILI NIDO: arriva a 600 milioni il pacchetto di risorse stanziate per la delega 0-6 anni e assicura ai Comuni la liquidità per la loro gestione.

INSEGNANTI, IL NUOVO PERCORSO: con il nuovo sistema saranno sufficienti tre anni per entrare direttamente in ruolo, ma la fase transitoria consentirà ai docenti di seconda e terza fascia con 3 anni di servizio di essere stabilizzati.

TETTO ATTUALE PER CLASSI CON ALUNNI DISABILI: confermato il tetto attuale per le classi di 20 alunni per classe con la presenza di uno studente con grave disabilità.

AUMENTO RISORSE PER DIRITTO STUDIO: vengono triplicate le risorse per l’erogazione di borse di studio a favore degli studenti iscritti agli ultimi due anni delle Superiori, per l’acquisto di libri di testo, la mobilità e il trasporto, l’accesso a beni e servizi di natura culturale.

NUOVA ISTRUZIONE PROFESSIONALE: nei percorsi dell’istruzione professionale arriva il 2+3: e gli indirizzi passano da 6 a 11 mentre vengono rafforzate le attività di laboratorio.

VALORIZZAZIONE MADE IN ITALY: potenziamento delle arti tutte italiane (tra cui musica e danza, teatro e cinema, pittura, scultura, grafica delle arti decorative e design, scrittura creativa) e alternanza Scuola-Lavoro.

SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO: 50 nuovi insegnanti negli istituti italiani oltre confine potranno partecipare ai bandi relativi al Piano nazionale scuola digitale.

 

photo credits | thinkstock

Lascia un commento