Si sono riuniti a decine di migliaia, le persone che sotto la pioggia battente hanno cantato l’inno tanto odiato dal terrorista Anders Behring Breivik.
Organizzata su Facebook, la protesta dei norvegesi ha affollato ieri le piazze in tutto il paese contro l’estremista di destra Breivik, ora sotto processo per le stragi dello scorso 22 luglio in Norvegia che, come sappiamo, hanno ucciso 77 persone. I manifestanti hanno cantato una versione norvegese di un brano di Pete Seeger che secondo le affermazioni fatte da Breivik a è stato utilizzato per il lavaggio del cervello dei giovani del Paese nel sostenere l’immigrazione. Cori di sfida di “Children of the Rainbow” sono stati messi in piazza così a Oslo e altre grandi città norvegesi, anche se il nono giorno del processo è andato avanti con i sopravvissuti alle stragi in lacrime. Nel centro di Oslo, il cantante norvegese Nilsen Lillebjoern ha suonato la canzone, una versione norvegese di Seeger “My Race Rainbow”.
“Un cielo pieno di stelle, mare blu, per quanto si può vedere..Una terra dove i fiori crescono, si può desiderare di più? Insieme dobbiamo vivere, ogni, fratello, sorella. I bambini dell’arcobaleno, una terra fertile”. Questi alcuni dei versi della canzone. In una testimonianza della scorsa settimana, Breivik aveva citato il brano come un ottimo esempio d’infiltrazione marxista nella scena culturale delle scuole norvegesi che ha indebolito la sua società. La folla ha poi marciato verso il palazzo di giustizia di Oslo, dove è stato messo un tappeto di rose rosse e bianche sui gradini e sulla recinzione.
Raggiunto a casa presso Beacon, NY, il 92enne cantante Seeger ha dichiarato all’Associated Press di aver sentito parlare del raduno di massa in una telefonata da Nilsen. “Oh, è meraviglioso. Per me è un grandissimo onore, davvero. Uno dei più grandi onori che un cantautore potrebbe avere è quello di avere una sua canzone cantata in un altro Paese”, ha dichiarato Seeger. Il cantante folk e la sua musica hanno avuto un ruolo centrale in molte questioni di giustizia sociale fino ai diritti civili per l’ambiente. Ha cantato contro la guerra del Vietnam e più recentemente ha aderito alla protesta di Occupy di Wall Street a Manhattan.
Breivik ha ammesso di aver fatto esplodere una bomba lo scorso 22 luglio al di fuori della sede del governo che ha ucciso otto persone, per poi andare su tutte le furie al campo estivo annuale della gioventù del partito laburista sull’isola di Utoya, uccidendo altre 69 persone, per lo più adolescenti. Scioccati dalla mancanza di rimorso di Breivik, i norvegesi nel complesso hanno deciso il modo migliore per affrontarlo è quello di dimostrare il loro impegno nel fare tutto ciò che detesta. Invece di infuriarsi contro il terrorista, hanno manifestato il loro sostegno per la tolleranza e la democrazia. Ammirevole, davvero estremamente ammirevole e civile.
Breivik, 40 mila norvegesi cantano contro il terrorista. Il video
