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Bossi e Maroni: sembrava definitivo lo strappo, ma il senatur fa un passo indietro

Bossi e Maroni: sembrava definitivo lo strappo, ma il senatur fa un passo indietro

Ieri era stato diffuso un annuncio secco e senza appelli: “su indicazione del segretario federale, tutti gli incontri programmati con Roberto Maroni sul territorio, sono sospesi.” Uno schiaffo che probabilmente avrebbe deciso la definitiva scissione della Lega Nord altrettanto bene dell’accoglimento della richiesta di espulsione che i membri del “cerchio magico” hanno già da tempo inoltrato ad Umberto Bossi.

Le reazioni, come c’era da aspettarselo, sono state tempestive e convulse. Da un lato i fedelissimi hanno applaudito all’annuncio fatto da Giancarlo Giorgetti, considerando quest’ultimo quasi un figliuol prodigo (in quanto considerato negli ultimi tempi troppo maroniano). Dall’altro invece si scatena la rabbia dei seguaci dell’ex ministro dell’interno, che su facebook e twitter lo invitano a non mollare ed a fondare piuttosto un partito tutto suo.

Lo stesso Maroni ha commentato su facebook pochi minuti dopo la comunicazione del risultato della riunione (a cui non era neanche stato invitato per spiegare le sue ragioni): “mi hanno appena chiamato per comunicarmi che la segreteria nazionale ha deciso di impedire gli incontri pubblici già programmati in tutta la Lombardia. Non so perché, nessuno me lo ha spiegato, sono stupefatto, mi viene da vomitare. Qualcuno vuole cacciarmi dalla Lega, ma io non mollo!

Il caos derivante da questa scelta ha anche posto seri dubbi sulla riuscita della manifestazione contro il governo Monti che i leghisti vorrebbero attuare il 22 gennaio, ma che rischierebbe di mostrare, piuttosto che la decisione dei “padani“, la ormai consumata divisione interna.

Umberto Bossi deve averci riflettuto un po’ e dopo aver taciuto per tutta la giornata di ieri ha annunciato con un comunicato apparentemente tutto volto alla manifestazione e solo secondariamente al membro ostracizzato del suo partito: “nessuno potrà fermare la lotta per la libertà dei popoli padani (…) ed a Maroni faccio un invito ad essere più cauto ed a raggiungermi al prossimo comizio (…) contro di lui nessun veto.

Insomma, la Lega Nord sembra essere molto preparata solo nel fare polemiche, slogan e caos; tuttavia Bossi e compagni potranno certamente rallegrarsi: se anche la secessione dall’Italia resta un sogno irrealizzabile, almeno riusciranno a realizzare la secessione di Maroni dal partito con un po’ di fortuna.

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