Violenze sessuali nei confronti di ragazzine minorenni o, peggio ancora di bambine, che non accennano a fermarsi. Questa è la triste realtà a cui si può assistere in ogni parte del mondo, ma ancor più in India. Il paese asiatico, da diverse settimane, balza sempre agli onori della cronaca mondiale per vicende non certo piacevoli, come quella che vi stiamo per raccontare. Una bimba di soli 7 anni è stata violentata nel bagno della sua scuola a Vasco, nello Stato meridionale di Goa, in India. Come reso noto dall’agenzia Ians, la polizia sta cercando di individuare il responsabile dell’atroce stupro e ha anche arrestato la direttrice dell’istituto scolastico, rea di aver ritardato la denuncia.
Sembra che la piccola sia stata attirata con uno stratagemma ne bagno delle ragazze, che si trova vicino all’ufficio della direttrice. Secondo quanto riferito da The Times of india, l’assalitore sarebbe un ragazzo di 20 anni. Poco dopo la piccola avrebbe lamentato forti dolori all’addome e sono stati allertati i suoi genitori. Trasportata nell’ospedale cittadino, i medici hanno confermato la violenza sessuale subita dalla piccola.
Appena si è diffusa la notizia dello stupro, decine sono state le persone che si sono riunite per protestare davanti alla scuola, impedendo per diverse ore l’uscita del corpo docente della scuola che è stato scortato dalla polizia presso le proprie abitazioni. Il clamore mediatico nei confronti delle atroci violenze sessuali che si consumano in India è cominciato dallo scorso 16 dicembre, quando una studentessa di 23 anni è morta per le ferite riportate dopo aver subito uno stupro di gruppo su di un autobus. Tragico anche il caso di una donna di 45 anni che ieri è stata trovata impiccata con il suo stesso sari in una piantagione di manghi nello Stato orientale di Bihar e che mostrava segni evidenti di violenze sessuali perpetrale da parte di più persone.