La battaglia per le primarie continua a scuotere il centrosinistra. Oggi il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha attaccato duramente il sindaco di Firenze, il “rottamatore” Matteo Renzi, dopo la notizia di una cena di finanziamento in suo favore organizzata a Milano da Davide Serra, la cui società sarebbe controllata da una holding con sede in un paradiso fiscale caraibico. “Credo che qualcuno che ha base alle Cayman non dovrebbe permettersi di dare certi consigli. Non lo dico per Renzi ma in generale: l’Italia non si compra a pezzi” ha ammonito Bersani. Il segretario ha quindi attaccato “certa finanza che non risponde a criteri di trasparenza”, aggiungendo: “Bisogna partire dall’economia reale e la finanza deve essere messa a disposizione dell’economia reale e non l’inverso“.
Il sindaco di Firenze ha replicato quasi subito su twitter: “Caro Bersani, su banche, trasparenza e finanza accetti un confronto pubblico? Non importa andare alle Cayman: ok una casa del popolo. Ti va?” Su facebook, poi, ha continuato il discorso sulla finanza: “La finanza non è buona o cattiva. La finanza esiste ed è centrale per chi vuole governare un Paese in queste condizioni”. Oggi, comunque, in un’intervista sull’Unità, lo “spin doctor” di Renzi, Giorgo Gori, prende le distanze dall’organizzatore di quella cena, Davide Serra, affermando: “Serra non lo conoscevo, mi sono imbucato a quell’incontro per salutare Matteo che non vedevo da qualche giorno. Di 150 invitati ne avrò conosciuti al massimo tre. La cena non l’ho organizzata io”
Il segretario democratico comunque assicura che si procederà ad un rinnovamento nel partito, ma senza “rottamare” nessuno: “Spero che la rottamazione venga rottamata. Faremo il rinnovamento, sarà serio e tutti saranno impegnati” ha affermato. A scagliarsi ancor più duramente contro Renzi, anche l’ex premier Massimo D’Alema, che del sindaco fiorentino ha detto: “Non credo che Renzi sia sinonimo di inizio e un rinnovamento convincente. Al di là del dato generazionale, non vedo elementi di novità rispetto alla stagione che abbiamo vissuto, anzi vedo elementi di continuità“. Poi, l’affondo più duro: “Se uno mi dice aiutami a rinnovare, io lo aiuto. Se uno dice ti voglio distruggere, cacciare, e altre frasi di questo genere, io gli dico provaci“.
Intanto, tra Bersani e Renzi, si inserisce anche il terzo fra i principali sfidanti alle primarie del centrosinistra, ovverosia il leader di Sel Nichi Vendola, che su Twitter ironizza: “E io mi accomodo tra il pubblico ad ascoltare i vostri problemi con i banchieri e con la finanza…” Il governatore pugliese però attacca anche il sindaco di Firenze, affermando che “Esaurito il repertorio della rottamazione resta ben poco nel vocabolario di Matteo Renzi”.