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Benzina oltre i due euro: registrato il massimo storico

Benzina oltre i due euro: registrato il massimo storico

La benzina in Italia non è mai costata così tanto. Il Quotidiano Energia, che sta monitorando i prezzi e registra i nuovi aumenti, ha segnalato che si tratta di cifre record, con ”punte massime per la benzina a 2,008 euro/litro” nel Centro Italia e in particolare in Toscana, e per il diesel ”fino a 1,843 euro/litro al Sud Italia”.
I prezzi medi nazionali si attestano invece su 1,920 per la benzina, 1,803 per il diesel, 0,784 per il Gpl.
Adusbef e Federconsumatori denunciano infatti la situazione ormai insostenibile da parte dei possessori di autovetture, i quali, con un aumento di 35 centesimi al litro per la benzina in un anno, subiscono in media un aumento di circa 768 euro annui, ripartiti tra la spesa al distributore (420 euro l’anno) e i costi indiretti (348 euro) quali ad esempio l’impatto sui costi del trasporto merci.
Secondo la Confederazione italiana agricoltori, dal momento che il costo del trasporto incide sul prezzo finale dei prodotti agroalimentari in commercio per il 35-40 per cento, gli italiani si trovano oggi a spendere in media più per trasporti ed energia che per gli alimentari.
Gli aumenti registrati sui prodotti agroalimentari non sono dunque un capriccio degli agricoltori, stando alle parole della Confederazione:

“Nelle campagne la situazione è drammatica. Gli imprenditori agricoli hanno visto raddoppiare in meno di un anno il prezzo del gasolio agricolo, con un onere aggiuntivo di circa 5 mila euro ad azienda”.

Puntuale anche la conferma di Coldiretti:

“E’ una situazione insostenibile che, sommata all’aumento complessivo dei costi energetici per le bollette di luce e gas, mette a rischio la ripresa dell’economia”.

I gestori della Faib-Confesercenti hanno replicato invitando a fare “attenzione a parlare di record”, in quanto dal loro punto di vista andrebbe considerato il prezzo medio e tenuti in considerazione rispetto a quest’ultimo gli sconti del fine settimana.

Intanto proprio nella giornata di ieri è stata annunciata in Francia la riduzione delle tasse sui carburanti, per quanto “modesta e provvisoria”, allo scopo di contenere i prezzi finali.

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