È da poco cominciato, nell’aula Metrangolo, dinanzi alla Corte d’Assise di Brindisi, il processo a Giovanni Vantaggiato, imputato per l’attentato compiuto dinanzi all’istituto Morvillo-Falcone, lo scorso 19 anni, nel quale perse la vita una giovane studentessa di Mesagne, la 16enne Melissa Bassi.
In prima fila, nel più assoluto silenzio, sono presenti i genitori di Melissa, che chiedono giustizia per la morte della loro unica figlia, così come tanti studenti e amici della giovane. L’unico imputato è lui, Giovanni Vantaggiato, un imprenditore di 68 anni di Copertino, reo confesso dell’attentato.
Pesanti le accuse che pendono nei suoi confronti: strage aggravata dalla finalità terroristica e costruzione, possesso ed esplosione di ordigno micidiale in concorso con ignoti per quanto riguarda l’attentato di Brindisi, nonché tentato omicidio pluriaggravato e costruzione, possesso ed esplosione di ordigno micidiale, relativamente all’attentato nei confronti di Cosimo Parato, imprenditore di Torre Santa Susanna che il 24 febbraio 2008 fu vittima di un attentato organizzato dallo stesso Vantaggiato.