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Assolda un killer per uccidere il marito: “Più facile che divorziare”

Assolda un killer per uccidere il marito: “Più facile che divorziare”

Perché incappare nelle lungaggini burocratiche di un divorzio, e conseguenti litigi, quando puoi direttamente uccidere tuo marito e risolvere il problema alla radice? Questo deve avere pensato la 20enne Julia Charlene Merfeld, originaria di Muskegon, Michigan, che aveva deciso di assoldare un killer per liberarsi definitivamente del marito, un giovane di 27 anni.

Il destino però ha voluto che invece di ingaggiare un killer professionista avesse invece reclutato un agente di polizia sotto copertura il quale, filmando la trattativa, ha permesso poi di far arrestare la giovane mogliettina.

Il video, postato online dalla polizia statunitense, mostra la giovane donna spiegare al finto killer i motivi per il quali intende sbarazzarsi del marito. Consulta anche l’agenda sul cellulare in modo da trovare il giorno adatto per l’operazione. Il giovedì sembra perfetto e l’omicidio dev’essere eseguito non in casa, in modo da evitare disordini. Ridendo la donna aggiunge: “Certo può sembrare terribile, ma assoldare un killer è più semplice di divorziare. Inoltre non mi devo preoccupare del giudizio della sua famiglia e neppure di spezzargli il cuore. E’ sicuramente la soluzione migliore”.

Assolda un killer per uccidere il marito: “Più facile che divorziare”

Tuttavia, dietro l’organizzazione dell’omicidio non c’era solo “il nobile spirito di non volergli creare sofferenze”. La giovane, oltre alla morte dell’ormai sgradito marito, avrebbe infatti anche percepito i soldi dell’assicurazione sulla vita che le avrebbe garantito ben 400mila dollari. Di questi soldi, 50mila erano stati promessi al killer in cambio dei suoi servigi. Dopo essere stata scoperta però, la donna si è immediatamente dichiarata colpevole in tribunale del suo reato lo scorso 27 giugno. Il 30 luglio dovrebbe essere condannata al carcere a vita.

Nonostante grande sia lo sgomento di amici e parenti in ordine alla vicenda, l’unico che sembra disposto a perdonare la 20enne sembra essere proprio il marito che ha chiesto ai giudici di non spedirla in carcere per il resto della sua vita, ma di condannarla ad una pena alternativa.

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