I manifestanti hanno attaccato l’ambasciata britannica a Teheran ed alcuni di loro sono riusciti a penetrare, sebbene le forze dell’ordine siano riuscite a contenere l’attacco e ad evitare un grave incidente diplomatico, che avrebbe rischiato di scatenare ripercussioni gravissime contro il governo iraniano, che già è sotto accusa dai paesi delle Nazioni Unite per il suo sospetto programma nucleare, per cui c’erano state recentemente tensioni per la decisione del Regno Unito di sanzionare l’Iran.
Ad entrare nell’ambasciata per primi sarebbero stati alcuni studenti, i quali sono riusciti a scavalcare il muro di cinta, aprendo poi la porta agli altri. Questa la ricostruzione della Fars, mentre la tv di stato ha trasmesso solo immagini del cancello aperto di fronte alla folla. All’interno ci sono stati scontri con la polizia, ci sarebbero diversi feriti, ma nulla di più. Il gesto è tuttavia stato prettamente simbolico, in quanto alla fine degli scontri si è scoperto che la bandiera britannica all’ingresso era stata sostituita con quella iraniana.
Mentre in tutto il mondo si parla di attacco politico all’ambasciata anglosassone l’agenzia ufficiale iraniana, l’Irna, ha diffuso la notizia nei seguenti termini: “centinaia di studenti sono entrati nel parco Qolhak a nord di Teheran, di proprietà britannica, ed hanno sottratto documenti “segreti” e collegati ad attività di spionaggio“. Dopo diverse dichiarazioni e smentite anche l’Irna ha confermato che 6 persone erano state prese in ostaggio dai manifestanti, ma che la polizia è riuscita a liberarle prima che gli animi si scaldassero troppo.
La condanna dell’episodio dal ministro degli esteri britannico è inequivocabile: “siamo oltraggiati. E’ una cosa inaccettabile e la condanniamo. Teheran sappia che la cosa non passerà inosservata nelle prossime relazioni fra i nostri due paesi.” Condanna condivisa dagli alleati, Hilary Clinton ha sostenuto che l’Iran ha provocato la manifestazione e che un simile comportamento è indegno ed inaccettabile.
Parole di un tono decisamente più pacato, ma ugualmente indignate dal nostro ministro degli esteri Giulio Terzi, il quale ha affermato: “è assolutamente intollerabile quanto è accaduto al compound dell’Ambasciata della Gran Bretagna a Teheran. Ci attendiamo al più presto che le autorità iraniane prendano in pungo la situazione.” In seguito in una nota della Farnesina si legge che “è un episodio molto grave, che condanniamo fermamente e per il quale esprimiamo solidarietà al governo britannico.”