“Prima che lo sappiate da quel tritacarne dell’informazione tengo a dirlo io. Ora in questo momento è morta mia sorella Anna Marchesini. Grazie a tutti. Non sarò in grado di rispondervi“, con queste poche e lapidarie parole Gianni Marchesini, fratello di Anna, comunica al mondo la scomparsa della sorella, che si è spenta a 63 anni dopo una lunga ed estenuante lotta contro l’artrite reumatoide.
L’attrice, storica componente del Trio assieme a Tullio Solenghi e Massimo Lopez, era nata a Orvieto e sono proprio i suoi compagni a ricordarla. Tullio Solenghi ha dichiarato: “In questo momento mi piace ricordare Anna e non la Marchesini. Mi piace ricordare, cioè, l’amica e la sorella con la quale ho condiviso 12 anni di vita in comune. Preferisco pensare ad Anna non soltanto come ad una grande attrice comica, quale è stata per 40 anni. Ma ad un’amica di cui si ricordano tutti gli aspetti privati. È stata un prodigio e ha contribuito a far diventare il Trio quello che è stato per tanti anni. Ma ora penso soprattutto alla persona che è stata. Sono sicuro, il suo disincanto non la abbandonava mai e ora se ci vedesse direbbe: cosa sono quelle facce, sembra sia morto qualcuno“.
Così Massimo Lopez parla della scomparsa della grande attrice: “Ho appreso la notizia da Tullio Solenghi con il quale sono sempre stato in contatto specialmente in queste settimane durante le quali lei era ricoverata dato il peggioramento improvviso delle sue condizioni. Furono 14 anni di trio dove quotidianamente si rideva senza sosta. Anna era un pilastro della comicità, la donna che più mi ha fatto ridere nella vita. E nel dopo Trio abbiamo continuato a frequentarci e a ridere. Anna ha ironizzato anche sulla sua stessa patologia, esorcizzandola e dando a noi tutti un grande esempio”
L’attrice non perde la sua ironia anche nel suo testamento, come si legge nel suo sito: “Ho già adocchiato una vetrinetta in sala riunioni con un piccolo cofanetto verde di porcellana, credo. Ritengo sia ideale per contenere le mie ceneri, una aspirazione che piano piano troverò il coraggio di far uscire alla luce. Che detto di un mucchietto di ceneri non è appropriato. Posso tentare e se mi ribocciano? E se poi l’Accademia trasloca? E se durante il trasloco il cofanetto verde si rompe? No eh! essere spazzata via dall’Accademia no mai più“.
Anna Marchesini sarà ricordata sia per le risate che ha regalato al pubblico con le sue performance nelle panni della Signorina Carlo, della sessuologa Merope Generosa, della Sora Flora, della cameriera secca dei signori Montagné e soprattutto della bella figheira, della Monaca di Ponza e della Lucia manzoniana che insieme al Trio l’hanno consacrata ad uno straordinario successo incollando oltre 12 milioni di italiani al piccolo schermo per seguire la parodia dei Promessi Sposi e che ancora oggi grazie alle esilaranti battute riescono a vedere da un’altra prospettiva il capolavoro scritto da Manzoni. Ci mancherà la sua sottile e mai volgare ironia, il suo straordinario coraggio con cui ha combattuto la terribile malattia che ce l’ha portata via troppo presto ed il suo talento impareggiabile.