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Animali, è stretta legislativa contro i maltrattamenti

Animali, è stretta legislativa contro i maltrattamenti

Pene sicure, ma anche più severe per chi maltratta gli animali che come esseri senzienti hanno il diritto di essere tutelati,stretta contro il bracconaggio: è quanto è contenuto nel contratto di governo e nel disegno di legge depositato al Senato dal Movimento 5 stelle.

 

Il disegno di legge si propone pertanto di “far diventare oggetto della tutela direttamente l’animale e non più l’uomo legato emotivamente o sentimentalmente allo stesso”.

Nel dettaglio, si parla di ampliamento delle pene esistenti, ma anche dell’introduzione di nuovi reati visti e considerati anche gli ultimi fatti di cronaca, dai canili in condizioni pessime, agli uccelli con ali rotte usati come esche vive, fino ai brutali avvelenamenti di cani e gatti, senza dimenticare il dramma del piccolo Fuego, il cagnolino brutalmente seviziato in Sardegna da  un gruppo di violenti. Delitti che la maggior parte delle volte finiscono per restare impuniti.

Previste pene più severe rispetto a quelle esistenti per chi uccide un animale o lo abbandona e viene anche ripensata e rimodulata l’aggravante del delitto di spettacoli o manifestazioni vietate. Lasciare in giro bocconi avvelenati diventa un reato punito con l’arresto sino a quattro anni: prevista propria la modifica della procedura penale con ufficiali e agenti di polizia che possono arrestare chiunque sia colto in flagranza di reato.

E a giugno verrà anche reso noto online il Registro degli avvelenamenti di animali. Punito anche l’abbandono di esche nocive che rappresentano un pericolo per i bambini con la consapevolezza che gli individui violenti con gli animali sono anche violente con le persone.

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